Bompiani (1929 -)
Sede: Milano
Tipologia ente: ente economico/impresa
Progetto: Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori: censimento degli archivi editoriali della Lombardia
Valentino Bompiani (Ascoli Piceno 1898 - Milano 1992) dopo gli studi giuridici e una breve carriera a Londra come apprendista manager alla Nestlè, fu presentato dal padre ad Arnoldo Mondadori, che lo scelse come suo segretario personale e poi come segretario generale (1925). Dopo quattro anni gli si presentò l’occasione di dirigere una Casa editrice, proprietà di due ticinesi, che produceva libri scolastici e riviste di moda. Ma al suo rifiuto di pubblicare un rifacimento dei “Promessi sposi” di Guido da Verona, venne licenziato. Vinse tuttavia la causa per la liquidazione e con quei soldi fondò la sua Casa editrice, in via Durini 14 a Milano. Il primo libro edito fu la biografia di don Bosco nella collana “Libri scelti per servire il panorama del nostro tempo” che continuò fino al 1945 con pubblicazioni di economia, politica e attualità in genere. Bompiani permise l'emergere di molti autori nuovi (tra questi Ercole Patti, Corrado Alvaro e Alberto Moravia) e affrontò coraggiosamente e con diplomazia la censura fascista pubblicando l’antologia “Americana” di Elio Vittorini (sebbene privata della sua introduzione) e i romanzi di Steinback. Ma il progetto più ambizioso della Casa editrice partì nel 1936: il “Dizionario delle opere e dei personaggi di tutti i tempi e di tutte le letterature”. Caratterizzarono la gloriosa storia della Bompiani i sodalizi con Moravia, che durò dal 1937, data dell’edizione dell’”Imbroglio”, fino alla morte dell’autore (1990), e con Cesare Zavattini. Collaboratori preziosi dell’editore furono Enrico Linder, Mario Spagnol, Paolo Debenedetti, Umberto Eco, Antonio Porta, Enrico Filippini e Vincenzo Accame. La produzione fu sempre attenta alla realtà contemporanea, e non si limitò alla pubblicazione di narratori italiani, ma si aprì ai francesi negli anni ‘40 (Malraux, Sartre, Camus, Radiguet, Gide) e poi agli inglesi: Virginia Woolf, T .S. Eliot, e ai tedeschi (Heinrich Boll). Sempre maggior rilevanza acquisì poi la saggistica scientifica e filosofica (Giulio Preti e il pensiero antidealistico; Enzo Paci e la fenomenologia). Nacque nel 1930 la collana di narrativa “Letteraria” (Bontempelli, Masino, Zavattini, Moravia, Alvaro, Steinback, Vittorini) .
Nel 1943 un bombardamento colpì la Casa editrice, che si trasferì per un anno sulle colline di Fiesole, nella villa che era stata di Marsilio Ficino. A Milano la sede si spostò in Corso di Porta Romana 32 e fu diretta da Giovanni Titta Rosa. Nel 1946 uscì il primo volume del “Dizionario” (18 .000 voci, 2000 personaggi, 60 profili storici dei movimenti spirituali). Tra le tante collane ricordiamo: “Pantheon”, raccolta di antologie che ripercorrono il ciclo letterario di un paese e di un’epoca (1940 -1969); “Centonovelle”, “Corona” (1942 -1949), piccoli classici dimenticati; “Portico”, (1945 -1971), collana di saggistica filosofica e di critica letteraria; “Idee nuove”, raccolta filosofica che ospita le correnti emarginate nell’Italia del tempo; “Avventure del pensiero” (1933 -1968, divulgazione scientifica, medicina, biologia, matematica, astronomia, chimica, psicologia). Anche il settore delle grandi opere è molto vivace con l’”Enciclopedia pratica” (1938), l’”Enciclopedia scientifica monografica italiana del XX secolo” (1937 -1941); tra le riviste, l’”Almanacco letterario”, ceduto a Bompiani da Mondadori (annuale), “Sipario” (1949 -1970) e “Pesci rossi” (mensile, 1933 -1943 e 1947 -1951) .
Nel 1968 cominciarono le prime difficoltà economiche e nel 1972 la Casa editrice venne ceduta al gruppo "Etas Kompass", anche se rimase presidente onorario Bompiani che continuò l’aggiornamento del “Dizionario” insieme a Gabriella D’Ina. Nello stesso anno Valentino aprì la prima scuola per librai a Venezia.
Dal 1972 la Bompiani passò a Gianni Agnelli che, attraverso la finanziaria ILFI acquistò anche la Sonzogno, la Fratelli Fabbri Editori e l’Etas Libri, creando il Gruppo Fabbri. La Casa editrice venne acquisita dalla RCS nel 1992.
Si ricorda che l'archivio e la biblioteca di Valentino Bompiani (Ascoli Piceno 1898 - Milano 1992) sono stati acquisiti nel 1999 dal Centro APICE - Archivi della parola, dell'immagine e della comunicazione editoriale. Il fondo archivistico è stato riordinato e l’inventario è stato pubblicato a stampa all’interno del volume Valentino Bompiani. Il percorso di un editore artigiano, a cura di Lodovica Braida, Milano, Sylvestre Bonnard, 2003. Il fondo bibliografico si compone di circa 8000 volumi ed è costituito dalla raccolta pressoché completa delle edizioni della casa editrice dal 1929, suddivisa per collane. Il fondo è catalogato e consultabile dall’OPAC di Ateneo
Ambiti editoriali: narrativa; saggistica; grandi opere; ragazzi;
altro: Manuali scolastici, tascabili, cataloghi.
Bibliografia: "L'editoria italiana tra otto e novecento", a cura di Gianfranco Tortorelli, Bologna, Analisi, 1986; Eugenio Garin, "Gli editori italiani tra '800 e '900", Bari, Laterza, 1991; AA .VV, "Storia dell'Editoria d'Europa, vol. II, Pontassieve (Firenze), Shakespeare & Company - Futura, 1995; "Storia dell'editoria nell'Italia contemporanea", a cura Gabriele Turi, Firenze, Giunti, 1997; N .Tranfaglia, A. Vittoria, "Storia degli editori italiani", Bari, Laterza, 2000, Valentino Bompiani. Il percorso di un editore artigiano, a cura di Lodovica Braida, Milano, Sylvestre Bonnard, 2003 .
ISBN: 88 -452; 88 -7423
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