Ospedale San Cristoforo ([sec. XII] - [1937])

Sede: Almenno San Bartolomeo

Tipologia ente: ente di assistenza e beneficenza

Progetto: Comune di Almenno San Bartolomeo

Non si ha notizia certa sull'origine e data di fondazione dell'Ospedale ma esso fu probabilmente fondato nel corso del XII sec. dall'Episcopato di Bergamo (1). Esso in origine si trovava in Lemine Inferiore ma in seguito alla distruzione dell'abitato avvenuta nel 1443-1444, fu trasferito ad Almenno Alto, di fronte alla parrocchia di S. Salvatore. Nel corso del '400 avvenne una sostanziale trasformazione delle funzioni dell'ospedale che, abbandonando la sua funzione di accoglienza dei viandanti, diventò un vero e proprio istituto caritativo, un'istituzione laica gestita dal comune di Almenno e non più dal clero. L'amministrazione era inizialmente affidata ad una sola persona. Nel corso del quattrocento il numero dei sindaci passò prima a due e poi a quattro. Dalla metà del '500 l'incarico di esattore tesoriere era assegnato tramite incanto. Tra gli amministratori dell'ospedale vi era anche un notaio che aveva il compito di redigere gli atti ufficiali e compilare i registri. Nel 1550 su disposizione del vescovo di Bergamo, l'ospedale venne dotato di un regolamento che rimase valido fino alla divisione dell'Ospedale. In base a questo regolamento l'Ospedale era amministrato da quattro sindaci con durata in carica biennale eletti dal Consiglio comunale e rinnovati per la metà annualmente. L'incarico di esattore tesoriere era invece annuale. Le rendite dell'Ospedale erano distribuite ai poveri per mezzo di bollette e la contabilità doveva essere tenuta su appositi registri. Con atto 5 gennaio 1779 avvenne la divisione dell'opera pia tra Almenno S. Salvatore ed Almenno S. Bartolomeo (2). Con l'istituzione nel 1807 delle Congregazioni di carità, l'Ospedale S. Cristoforo passò in amministrazione alla nuova istituzione e successivamente a quella dei Luoghi pii elemosinieri, fino all'istituzione della nuova congregazione (L. 3 agosto 1862). Le finalità dell'Opera pia erano l'erogazione di sussidi dotali, medicine viveri e indumenti agli infermi, baliatici, concorso alloggi.
Annessi all'opera erano amministrati dalla Congregazione i seguenti legati: legato Giorgio Copti d'Arimondi, Opera Pia Vignola, Legato Bedana, Legato Luigi Gelmini.

Note
(1) Le notizie storiche sull'Ospedale sono tratte da Manzoni Paolo, La beneficenza ad Almenno. Istituzioni Assistenziali e Caritative dal XII al XX Secolo, 2002, Istituto opera Pia G. Carlo Rota, Almenno S. Salvatore, pp. 24-66.
(2) L'atto divisionale si trova nell'unità 197-all.1, fald. 16.

Compilatori
Citerio Lucia, Archivista