Opera pia Vignola (1585 - [1937])

Sede: Almenno San Bartolomeo

Tipologia ente: ente di assistenza e beneficenza

Progetto: Comune di Almenno San Bartolomeo

Girolamo Vignola con testamento 9 ottobre 1585 lasciò 25000 ducati in elemosina alla "comunità del Men in Bergamasca". Il lascito era affidato a Pietro Arrigoni perché ne disponesse dispensandone parte ai padri cappuccini di Almenno e ne investisse il resto per doti alle fanciulle povere e per altre opere pie. Il testatore dispose anche che dopo la morte di Pietro Arrigoni gli sarebbero succeduti il vescovo di Bergamo e gli abati di S. Spirito a Bergamo e di Valle Ombrosa. Prima di morire Pietro Arrigoni doveva inoltre designare due uomini di Almenno da affiancare al vescovo e agli abati nell'amministrazione della sostanza lasciata a favore della comunità (1).
L'attività di beneficenza della Commissaria Vignola comprendeva oltre ai sussidi dotali e al sostegno ai padri cappuccini, elemosine alle partorienti, agli ammalati e ai miserabili, cure mediche gratuite, istruzione gratuita.
Con l'istituzione delle Congregazioni di carità nel 1807, si pose in problema dell'amministrazione della Commissaria che era indivisa sui due comuni di Almenno S. Bartolomeo e Almenno S. Salvatore e pertanto rimase esclusa dall'aggregazione con gli altri enti assistenziali. Nel 1812 venne disposta l'istituzione di una apposita Congregazione di carità composta dai due sindaci, i due parroci e un membro per ciascuna delle due congregazioni di carità. La commissione presieduta dal sindaco di Almenno S. Salvatore aveva la sede e gli impiegati della Congregazione di carità di Almenno S. Salvatore. In seguito alla soppressione delle congregazioni di carità e all'istituzione dei LL. PP. Elemosinieri, l'opera pia Vignola fu affidata ad una Direzione costituita dalle due Direzioni dei Luoghi pii elemosinieri di Almenno S. Salvatore e Almenno S. Bartolomeo. Con l'istituzione delle nuove congregazioni di carità (leggi del 1859 e del 1862), l'opera pia passò, ancora per pochi anni, all'amministrazione congiunta delle due congregazioni di Almenno S. Salvatore e S. Bartolomeo, finché il suo patrimonio venne tra esse diviso con atto 30 dicembre 1865. Nel 1895 avvenne la divisione del patrimonio del Legato Vignola tra le congregazioni di Carità di Almenno S. Bartolomeo e di Barzana (2).
Il Legato è trattato negli atti della Congregazione di Carità di Almenno S. Bartolomeo come Legato annesso all'Opera Pia S. Cristoforo e risulta sempre amministrato unitamente ad essa e al Legato Bedana. L'erogazione delle doti è regolata dallo statuto della Congregazione di carità, Capo I, art. 5 (3).

Note
(1) Per la storia della Commissaria Vignola si rimanda a P. Manzoni, La beneficenza..., op. cit., pp. 80-128, 153-158. Vedi anche unità 197-all.1, fald. 16.
(2) Unità 197-all.1, fald. 16. Nell'art. XX dell'atto divisionale 1865 del patrimonio del Legato Vignola tra Almenno S. Salvatore e Almenno S. Bartolomeo, quest'ultimo si assumeva in carico anche la parte spettante al comune di Barzana.
(3) Statuto della Congregazione di carità del 1916, unità 200 fald 16.

Compilatori
Citerio Lucia, Archivista