Verri, famiglia (sec. XIV - sec. XX)

Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)

Famiglia, originaria della zona di Monza, la cui esistenza sarebbe testimoniata fin dai primi anni del sec. XII. Più probabilmente l'origine si può far risalire ad un Martino, vivo nel 1321; documenti originali d'archivio si hanno invece a partire da un Gerolamo, morto nel 1443.
Attorno alla prima metà del sec. XIV alcuni membri della famiglia si sarebbero trasferiti a Milano, ottenendo cariche in consigli cittadini; la famiglia rimase tuttavia sempre legata alla provincia, in cui continuava a mantenere i propri possessi fondiari.
La proprietà fondiaria dei Verri fu notevolmente incrementata nei primi anni del XVI sec. da Gabriele, figlio di Giacomo, il quale acquisì terre nelle zone di Biassono, Macherio e Sovico.
I Verri annoverano in questo periodo fra i loro membri Alessandro (sec. XVI), cavaliere di Santo Stefano, e alcuni altri che fecero parte del Collegio dei Giureconsulti e acquisirono cariche più o meno importanti a Milano.
Membro insigne fu Pietro Antonio, figlio di Gabriele, podestà del borgo di Piceleone fra il 1534 e il 1535, giudice nella Curia Pretoria di Cremona e vicario pretorio a Milano. Sposò Lavinia Maldura, la quale portò in dote ingenti capitali ed altre terre. Le proprietà dei Verri erano all'epoca considerevoli e sparse nei territori di Biassono, Macherio, Vedano, Lissone e Sovico.
Due figli di Pietro Antonio, Gabriele e Alessandro, ebbero cariche importanti nel Granducato di Toscana.
Il figlio di Gabriele, Pietro Antonio, giureconsulto del Collegio, fu eletto nel 1650 vicario di provvisione e incrementò ulteriormente le proprietà fondiarie di famiglia.
Queste si accrebbero anche grazie al lascito testamentario da parte di Antonio Benaviati Confalonieri a Giovanni Giacomo, figlio di Pietro Antonio, consistente in terreni nella zona di Doresano e Pieve di Rosate. A tali proprietà si aggiunsero le terre di nuovo acquisto da parte di Pietro Antonio, in particolare nella zona di Doresano, che divenne uno dei nuclei della proprietà terriera dei Verri. Altri possessi erano intanto stati venduti, in particolare quelli di Vedano.
Le fortune della famiglia si risollevarono - dopo la gestione poco propensa alle acquisizioni di Gabriele (1608-1671) - con Giovanni Pietro, vicario di provvisione nel 1688, 1695 e 1713.
Nel 1695 Giovanni Pietro acquistò per sè e per i discendenti maschi primogeniti, il titolo di Conte del feudo di Lucino con San Pedrino.
Il figlio di lui, Gabriele, nato nel 1695, fu uno dei membri più insigni: vicario di Provvisione, questore, avvocato fiscale e, nel 1749, Senatore, ebbe importanti incarichi diplomatici e nel 1753 fu nominato reggente nel Consiglio d'Italia a Vienna.
Da lui e dal fratello Antonio, canonico, decano e Primicerio nel Capitolo della Chiesa Metropolitana, i possedimenti di Biassono furono ampliati e si procedette all'acquisto della casa nobile nell'attuale via Montenapoleone a Milano.
Grazie all'eredità di Antonio Rusca, i Verri acquisirono ancora importanti terreni a Ornago, ma con i figli di Gabriele, Pietro (1728-1797), primogenito e noto esponente della cultura del tempo, fondatore del Caffè, Alessandro, Carlo e Giovanni, e la lite che li oppose per diversi anni - le proprietà della famiglia finirono per essere frazionate.
Il figlio di Pietro, Gabriele, nato nel 1796 dalla seconda moglie Vincenza Melzi d'Eril, sposò la contessa Giustina Borromeo Arese, da cui ebbe Carolina, la quale andò sposa a sua volta ad Alessandro Sormani Andreani, primogenito della sua famiglia.
Il figlio di Carolina e Alessandro, Pietro Sormani Andreani, morta la madre nel 1902, aggiunse il cognome Verri al proprio.
Su Carlo Verri (1758 - 1853), fratello di Pietro e Alessandro, cfr., in particolare la tesi di diploma di F. BIAVA, I documenti di Carlo Verri e della sua eredità nell'archivio Verri (1758 - 1853), discussa presso l'Università degli Studi di Pavia, aa. 1999-2000.

Bibliografia
- BIAVA, Carlo Verri = BIAVA, F., I documenti di Carlo Verri e della sua eredità nell'archivio Verri (1758 - 1853). Tesi discussa presso l'Università degli Studi di Pavia, Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di diploma in Operatore dei beni culturali, indirizzo archivistico, aa. 1999 - 2000.
- PANIZZA - COSTA, Archivio Verri, 13 sgg. = PANIZZA, G. - COSTA, B., L'Archivio Verri, Milano, Fondazione Mattioli, 1997.
- PANIZZA - COSTA, Raccolta Verriana = PANIZZA, G. - COSTA, B., L'Archivio Verri. Parte seconda. La Raccolta Verriana, Milano, Fondazione Mattioli, 2000.
- Pietro Verri = Pietro Verri e il suo tempo (9 - 11 ottobre 1997), a cura di C. CAPRA, Milano, Cisalpino, copyr. 1999, 2 voll. (Università degli Studi di Milano, Facoltà di lettere e filosofia, Quaderni di ACME 35)

Compilatori
prima redazione: Gamba Ermis, archivista (2004/06/18)