Visconti Venosta, famiglia (sec. XI - sec. XX)

Progetto: Archivi storici della provincia di Sondrio

Nel corso del sec. XI, dalla famiglia tirolese dei de Mazia o von Matsch, originaria della omonima valle presso Sluderno in val Venosta, si staccava un ramo che poneva in Valtellina la sua residenza e che, a motivo della zona di provenienza, prendeva il nome "de Venosta".

Il ramo d'oltralpe era stato insignito delle Avvocazie dei due monasteri benedettini di Monte Maria (Marienberg), presso Burgusio nella Val Venosta, e di quello di S. Giovanni alla Chiusa presso Tubre (Taufers) in val Monastero ed era pure avvocato del vescovo di Coira. Anche il ramo valtellinese godette, almeno inizialmente, di questo titolo e delle conseguenti prerogative ma già nel XII sec. figurava anche come feudatario del vescovo di Como nelle pievi dell'alta valle a lui soggette.

Questi privilegi furono poi accresciuti dai Visconti di Milano, i quali ambivano all'amicizia di questa potente famiglia per la conquista e il controllo dell'alta Valtellina, zona strategicamente importante per i numerosi passi che comunicavano con la Rezia, il Tirolo e la Repubblica di Venezia. Si deve infatti ai Visconti di Milano la realizzazione del Castrum Novum di Grosio, costruito nel corso del XIV sec., la cui custodia fu affidata ad Olderico Venosta e alla sua discendenza. Nel 1417, il duca Filippo Maria, teneva a battesimo, per procura, un nipote del castellano di Grosio al quale veniva posto il nome di Visconte. Tale nome, rinnovato più volte nei discendenti, divenne poi, a partire dal XVIII sec., parte integrante del cognome, anche per distinguere questo ramo da altri collaterali. Per censo, nobiltà e benemerenze i Venosta conservarono un ruolo di spicco in ambito valtellinese anche durante la dominazione grigiona, l'epoca napoleonica e il governo austriaco. Fu tuttavia durante l'epoca risorgimentale che il loro nome rifulse in tutta Italia specialmente per merito del marchese Emilio, il quale ricoprì a più riprese la carica di ministro degli esteri nei governi post unitari.

ALBERTI, Storia = Gioachino ALBERTI, "Storia delle antichità di Bormio", Como, 1890.

BESTA, Le valli = Enrico BESTA, "Le valli dell'Adda e della Mera nel corso dei secoli", Pisa, 1940.

CAVALLARI, Memorie = Ugo CAVALLARI (a cura), "Memorie spettanti alle famiglie Venosta di Valtellina e ai signori di Mazia di Venosta", Sondrio, Società Storica Valtellinese, 1958.

GIOVIO, Historia = Gianbattista GIOVIO, "Historia Patria", Venezia, 1629.

GOSWIN, Cronik = P. GOSWIN, "Cronik des Stiftes Marienberg", Innsbruck, 1880.

LADURNER, Die Vogt = Justinian LADURNER, "Die Vogt von Matsch", Innsbruck, 1871-1874.

LAVIZZARI, Memorie = Pietro A. LAVIZZARI, "Memorie storiche della Valtellina", Coira, 1716.

PEDROTTI, I Venosta = Egidio PEDROTTI, "I Venosta castellani di Bellaguarda", Como, 1933.

QUADRIO, Dissertazioni = Francesco S. QUADRIO, " Dissertazioni critico storiche intorno alla Rezia...", Milano, 1755.

SCARLATA, L'archivio = Gaetano P. SCARLATA, "L'archivio di Stato di Sondrio", Sondrio, 1968.

SPRECHER, Pallas = Fortunato SPRECHER, "Pallas Rhaetica armata et togata...", Basilea, 1617.

TATTI, Annali = Primo L. TATTI, "Annali sacri della città di Como", Milano, 1963.

Compilatori
Antonioli Gabriele