Baragiola Aristide (Chiavenna 1847 ottobre 19 - Zurigo 1928 gennaio 08)

Progetto: Comune di Como: fondo Baragiola

Professione: insegnante

Aristide Baragiola nacque a Chiavenna (1) il 19 ottobre 1847 da Giuseppe e Angela Noseda, insegnanti originari di Como.
A causa delle dichiarate simpatie liberali nel 1852 Giuseppe fu costretto a trasferirsi, con la famiglia, prima a Mendrisio (Svizzera) e poi a Como dove aprì una scuola privata di materie ginnasiali, poi divenuta scuola ginnasiale, tecnica ed elementare.
A partire dal 1866 Aristide Baragiola assunse la carica di vicedirettore dell'istituto, occupandosi anche dell'insegnamento nei corsi tecnici e commerciali, mentre il fratello Emilio seguiva quelli ginnasiali.
Fra il 1872 e il 1873 si dedicò all'insegnamento di lingua, letteratura italiana, storia e geografia nella scuola media di Grenchen (Svizzera). In seguito si trasferì a Strasburgo dove si laureò in filosofia con una tesi su Leopardi (1876).
Nel 1878, insieme al padre e ai fratelli, aprì un Istituto internazionale a Riva San Vitale (Canton Ticino).
L'anno successivo sposò Augusta Breidenstein, figlia del direttore della scuola media di Grenchen, da cui ebbe due figli, Guglielmo Italo ed Elsa Nerina.
Nel 1883 fondò a Strasburgo una scuola di perfezionamento di francese e tedesco, e l'anno dopo la rivista "Il crocchio italiano".
A partire dal 1889 iniziò a collaborare con l'Università di Padova, di cui divenne professore ordinario di Lingua e letteratura tedesca nell'anno 1917 - 1918, distinguendosi negli studi sui rapporti fra cultura italiana e cultura tedesca.
Aristide Baragiola morì a Zurigo l'8 gennaio 1928.
Fra i suoi scritti si ricordano: "La casa villereccia delle colonie tedesche veneto - tridentine", Istituto italiano d'arti grafiche, Bergamo, 1908; "La casa villereccia delle colonie tedesche del gruppo carnico. Sappada, Sauris e Timau", Tipografia Tettamanti, Chiasso, 1915.

Note
1. G. Scaramellini, "Chiavennaschi nella storia", 1978.

Compilatori
Brunati Maria Cristina, Archivista