Binda Cesare (1856 - 1964)

Progetto: Fondazione Istituto per la storia dell'età contemporanea - ISEC onlus: fondo Binda

Cesare Binda è il pronipote di Ambrogo Binda, fondatore del Bottonificio.
Egli ricoprì ruoli direttivi in molte società. Ad esempio nell'archivio sono presenti documenti relativi alla Società per azioni Villa d'Este, alla Fabbrica Italiana Lamine Milano, alla Società Saccarifera Lombarda e alla Società Anonima Navigli.
Cesare Binda e l'ing. Attilio Brovelli divennero Direttori generali del Bottonificio Binda nel 1920 e a partire dal 22 luglio 1926 Cesare restò Direttore generale unico. Dal 1928 al 1953 ricoprì anche la carica di Presidente.
Il 20 marzo 1932 Rosa Peduzzi, moglie di Cesare, morì suicida. La madre Teresa Bonomi e il fratello Pietro Peduzzi accusarono il marito Cesare e la suocera di omicidio colposo. La causa si trascinò per molti anni e a essa se ne affiancò poi una seconda, per falsa testimonianza, intentata da Pietro Peduzzi contro i testimoni del primo processo. Entrambe si conclusero con l'assoluzione degli imputati.
Cesare Binda è stato l'ultimo discendente di Ambrogio Binda a mantenere in vita il Bottonificio. Benché egli fosse contrario, la società venne infatti messa in liquidazione nel 1953. Cesare costituì subito dopo una nuova società, la Cesare Binda s.r.l., prevalentemente dedita al commercio dei bottoni ma con una piccola parte produttiva.

Compilatori
Sanvito Elisabetta, Archivista