Aratro

Aratro

Descrizione

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: aratro

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura); legno (riduzione in assi, taglio, foratura); ferro (riscaldamento, battitura, forgiatura, tempratura, brunitura); ferro (stampo, curvatura, saldatura a caldo)

Misure: 269 cm x 24 cm (intero)

Descrizione: L'oggetto è costituito dalla bure a sezione cilindrica, ricavata entro un tronco scortecciato. All'estremità posteriore della bure, è assicurato il timone (bras/ bràncol) a sezione rettangolare ricavato entro un'asse, forato all'estremità per favorirne l'impugnatura. Al centro della bure è fissato, mediante bullonatura, il vomere (gömer) asimmetrico, assicurato a un solo versoio ricurvo (orècia). Più avanti, è assicurato il coltro, a forma di coltello. Infine, all'estremità anteriore, è fissata la rotella e l'attacco ai buoi.

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 95-99) informa che l'aratro nacque in tempi antichissimi dal perfezionamento della zappa. La sua efficacia dipendeva dalla sua costruzione, adattata alle caratteristiche e alla natura del terreno da dissodare e rivoltare. Prima dell'apparizione dei moderni aratri in ferro, avvenuta tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo, il tradizionale aratro in legno era stato perfezionato costruendo vomere, ceppo, profime e versoio in ferro, saldamente fissati assieme. L'aratro simmetrico, munito di due versoi ricurvi e un vomere simmetrico a pala, rovesciava la terra da entrambe le parti, mentre l'aratro asimmetrico, munito soltanto della metà destra del vomere e da un unico versoio ricurvo, rovesciava la terra soltanto verso destra all'andata e verso sinistra al ritorno tracciando solchi più profondi, consentendo di abbreviare e facilitare il lavoro.
Fonte di documentazione: 3

Collocazione

Mairano (BS), Museo della Civiltà Contadina "Dino Gregorio"

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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