Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Milano (MI)

Tipologia: archivio, biblioteca
Indirizzo: Viale Pasubio 5 - Milano (MI)
Ente proprietario: Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Sito web

Immagine

La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli è uno dei maggiori centri europei per lo studio della storia del pensiero economico, politico e sociale moderno e contemporaneo.
La Fondazione promuove, attraverso la realizzazione di convegni, colloqui internazionali, seminari, corsi, mostre e pubblicazioni, studi e ricerche sulle società moderne e contemporanee, con una specifica attenzione alla storia delle idee, alle culture politiche dei movimenti democratici nazionali e sovranazionali, alle questioni della globalizzazione e dello sviluppo, secondo le linee tematiche e disciplinari costitutive della biblioteca che ne rappresenta il nucleo originario e secondo le linee di lavoro stabilite dal Comitato scientifico.


Profilo storico

Nel 1949 veniva fondata a Milano, per iniziativa privata, la Biblioteca Giangiacomo Feltrinelli. Essa prese le mosse da un interesse specifico per l’approfondimento della storia contemporanea, e in particolare per la storia delle idee e dei movimenti sociali e col proposito di raccogliere in ordine sistematico e unitario ogni genere di materiale documentario: fondi archivistici, volumi, opuscoli, periodici, numeri unici, manifesti e documenti fotografici. Il primo nucleo venne arricchito dall’editore che acquistò in vari paesi, a cominciare dalla Germania, fondi che collezionisti avevano accumulato nel corso di decenni sulla storia del movimento operaio e delle idee sociali moderne e che, nelle difficili circostanze postbelliche, potevano essere disposti a vendere a un intenditore capace di riunirli in una nuova biblioteca accessibile al pubblico europeo. Urgeva salvarli dalla disperisone e dalla distruzione. Oltre ai volumi e ai testi a stampa l’attenzione è concentrata al recupero del materiale manoscritto (carteggi, autografi, documenti ecc.) sfuggito alle distruzioni fasciste a rischio di andare disperso. Feltrinelli batte le librerie antiquarie, visita i singoli militanti muovendosi in un orizzonte internazionale senza trascurare il lavoro di scavo e raccolta capillare attraverso gran parte delle province italiane. Nel 1950 la biblioteca fu traslocata nei locali di Via Scarlatti 5 e nel 1951 venne costituita l’Associazione “Biblioteca Giangiacomo Feltrinelli”, che annovera tra i suoi collaboratori personaggi che presto assumeranno posizioni di spicco nel panorama culturale italiano e internazionale e possiede già circa 40.000 opere e parecchie centinaia di periodici. In poco più di dieci anni la Feltrinelli divenne un centro fondamentale di raccolta e documentazione della storia economica, politica e sociale italiana e del movimento operaio italiano ed europeo con lo scopo di promuoverne la conoscenza e lo studio scientifico. A tal fine venne costituito nel 1960 a lato della Biblioteca l’istituto Giangiacomo Feltrinelli, articolato in molteplici sezioni di studio (storia politica, economica e sociale, storia del socialismo internazionale e dei movimenti operai, storia dell’antifascismo e della Resistenza). Nel 1957 la Casa editrice si era trasferita in via Andegari 6; nello stesso edificio (ingresso in via Romagnosi 3) si trasferisce, nel 1961 anche l’Istituto G. Feltrinelli con la Biblioteca.
Nel 1973 in esecuzione della volontà espressa da Giangiacomo Feltrinelli è stata costituita la Fondazione con la biblioteca e gli archivi definitivamente assegnati alla Fondazione stessa a cui viene riconosciuta personalità giuridica il 27 aprile 1974.


Patrimonio

I libri, le collezioni periodiche, i fondi archivistici documentano la storia politica, sociale, economica europea ed extraeuropea dell’età moderna e contemporanea. I volumi e i periodici sono ordinati in sezioni nazionali europee e in sezioni continentali extraeuropee – suddivise in sottosezioni tematico-cronologiche – e in collezioni speciali dedicate a periodi e ad avvenimenti storici di grande rilevanza. Le sezioni nazionali europee costituiscono la parte numericamente più consistente della biblioteca. Le sezioni continentali extraeuropee sono dedicate a Africa, Asia e Americhe.
Tra le collezioni speciali di particolare rilevanza e pregio sono le raccolte relative al Risorgimento, al pensiero e alle opere di Marx e di Engels, alle rivoluzioni del 1848, al radicalismo popolare inglese dell’ottocento, alla Comune di Parigi, alla Russia pre-rivoluzionaria e rivoluzionaria, alla guerra civile spagnola, alla Primavera di Praga, al Cile di Salvador Allende, a Solidarnosc e ai movimenti democratici nella Cina contemporanea.
I fondi archivistici sono organizzati in quattro sezioni: archivi della famiglia Feltrinelli, archivi di persone, archivi di enti e istituzioni, raccolte documentarie. Tutti i fondi sono dichiarati di notevole interesse storico.

La biblioteca conserva circa 4.500 opere, spesso in prima edizione, pubblicate tra il sedicesimo e la prima metà del diciannovesimo secolo, alcune delle quali possedute in Italia solo dalla Fondazione Feltrinelli. Il volume più antico, stampato a Venezia nel 1509, è il Libro de abacho di Pietro Borghi. Tra i volumi di maggior pregio vi sono l’edizione del 1518 dell’ Utopia di Thomas More , la raccolta degli scritti di Niccolò Machiavelli nell’edizione del 1550, l’edizione del 1669 degli Elementa philosophica de cive di Thomas Hobbes e prime o rare edizioni di opere di Anton Francesco Doni, Paolo Sarpi, Hugo Grotius, William Petty e John Locke.
La sezione dedicata all’Illuminismo raccoglie testi che documentano la storia e la cultura del secolo dei Lumi. Accanto alla prima edizione dell’ Encyclopédie di Diderot e D’Alembert sono conservate tra le altre le prime o rare ediizoni degli scritti di Pierre Bayle, Bernard de Mandeville, Voltaire, David Hume, Etienne Bonnot, De Condillac, Paul-Henry Dietrich d’Holbac, Adam Smith, Immanuel Kant e Cesare Beccaria. Numerose sono le opere dei fisiocratici e dei loro precursori: Richard Cantillon, François Quesnay, Anne-Robert-Jacques Turgot.
La raccolta sulla rivoluzione francese comprende, fra le altre, edizioni rare di opere di Jean Paul Marat, Honoré-Gabriel Riqueti de Mirabeau e François-Noel Babeuf.
Si segnala infine la raccolta completa dei testi di Karl Marx e Friedrich Engels dalle prime edizioni alle più recenti.


Sede

Il nuovo edificio dove la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli ha trasferito la sua sede, inaugurato il 13 dicembre 2016, sorge nell’area di Porta Volta tra Viale Pasubio e Viale Crispi. La nuova sede si sviluppa su circa 2.700 metri quadrati su cinque piani. Il progetto architettonico è firmato dallo studio internazionale di architettura Herzog & de Meuron, un parallelepipedo interamente vetrato, compresa la copertura, interpretazione gotica dei tetti a falde, sotto la  quale si trova la sala di lettura della biblioteca.

L’intervento sorge nell’area di Porta Volta, lungo il tracciato delle Mura Spagnole,  oggi nuovo asse di collegamento tra il centro storico e il Cimitero Monumentale. Cosi gli architetti svizzeri Jacques Hergoz e Pierre De Meuron raccontano la loro visione del progetto: "i nuovi edifici si ispirano alla semplicità e alla imponente scala delle architetture che caratterizzano l’architettura storica milanese, costituita da esempi come l’Ospedale Maggiore, la Rotonda della Besana, il Lazzaretto e il Castello Sforzesco. I nuovi edifici sono anche ispirati dal tratto lungo e lineare delle tipiche cascine della campagna lombarda, che già rappresentarono un importante punto di riferimento per Aldo Rossi e per il suo progetto del Gallaratese".


Ultimo aggiornamento: 25 maggio 2021 [Claudia Corvi]

Elenco dei Luoghi della Cultura