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Curia vescovile - Archivio capitolare

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'Cartula promisionis'

1085 gennaio, Cologno al Serio.

Le sorelle Aldegarna e Armengarda del fu Alberico, da Gabbiano (CR), col consenso dei loro rispettivi mariti e mundoaldi, Guido e Lanfranco, nonché del loro suocero Rustico, si impegnano con Lazzaro del fu Burnengo a non avanzare alcuna pretesa sulla terra vendutagli dal predetto Rustico.

Originale (A), 3796 (L VIII); nella stessa pergamena che contiene il documento n. 136.

Sebbene la sottoscrizione di Ardericus notarius et iudex ripeta, sia pure con l'aggiunta del pronome ego, la formula usata in calce ai documenti nn. 134, 135, 136 nei quali egli figurava come interveniente ma non rogatario, il confronto paleografico con le altre carte rogate dal medesimo Arderico induce a riconoscere qui la sua mano anche nella stesura del presente documento nonostante la discrepanza di talune grafie (anno e non hanno, milesimo e non millesimo, ecc.) e soprattutto un diverso modo di delineare lo svolazzo finale del signum tabellionatus.

+ Promisione fecit Aldegarna coniux Vuidoni et Armengarda | coniux Lanfranci, filie quondam Alberici, de loco Gabiano, per consensum et la | rgietate (a) Vuidoni et Lanfranci viri et mondoaldi nostri, et Rusticeli (b) so| cero et (c) gienitor eorum, tibi Lazaroni filio quondam Burnengi de ipsis | qui legitur in cartula vinditionis quem Rusticus socer noster (d) in te emisit, sicut | legitur in predicta cartula, per mensura iusta iugias septem et perticas qua | tuor. Quod (e) si nos qui supra Aldegarna aut Armengarda vel nostris eredibus vel (f) nostris | summitantibus (g) personis contra vobis qui supra Lazaro vel contra vestris heredibus vel contra cui | vos dederitis de suprascriptis rebus (h) agiere aut causare presumserimus, tunc compo | nere promitimus cum nostris heredibus (i) suprascripta querimonia in duplum et insuper pena stipu | lationis que est multa auri optimi untias viginti et argenti ponderas quad | raginta, quia inde launehild crauxna una accepimus a te qui supra Lazaro. | Factum est hoc anno domminice incamationis milesimo octuagesimo | quinto, mense gianuari, inditione octava. Interfuerunt testium Petro et Alberto et Andrea| et item Andrea seu item Andrea (j) et Iohannis et Lanfrancus ceterique (k) plures (l) .
(ST) Ego (m) Ardericus notarius et iudex ibi interfui et subscripsi ante castrum Colonie, feliciter (n) .




(a) A larigietate
(b) Così A, ma vedi qui appresso a r.5 e doc. n.136 dove è sempre detto Rustico.
(c) e- corretta da a
(d) A no(ste)r con -o- cancellata, come credo, mediante riempimento con inchiostro.
(e) A q(uod)s, per attrazione dalla s seguente.
(f) A v per omissione della l e del segno abbreviativo del compendio v(e)l
(g) Per quesa forma di abbreviazione qui e nel prosieguo v. n. 118 nota j.
(h) A reb per omissione del segno abbreviativo.
(i) h(e)re- aggiunto sul rigo e -dib(us) nell'interlineo.
(j) Così A, e l'espressione seu item correlata alla precedente et item parrebbe escludere un lapsus.
(k) A ceterq per omissione di -i- e del segno abbreviativo dopo q
(l) -r- difficilmente distinguibile, corretta com'è su altra lettera: parrebbe che nel ripassare sul segno precedente il rogatario abbia rinunciato a tracciare la solita r minuscola perché illeggibile e abbia malamente vergato una r rotonda.
(m) Segue ego ripetuto.
(n) Colonie, fel(iciter) nel rigo sottostante presso il margine destro.

Edizione a cura di Giuliana Ancidei
Codifica a cura di Gianmarco De Angelis

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