Lombardia Beni Culturali

Biblioteca Civica - Fondo pergamene

254

Cartula vindicionis

1085 settembre, Bergamo.

I fratelli Lanfranco, Stefano, Pietro e Giovanni del fu Pietro, da Scano al Brembo ma abitanti in Bergamo, vendono per tre libbre di denari d'argento a Pietro del fu Giovanni, del medesimo luogo, nelle mani del di lui procuratore Giovanni, un appezzamento di terra a prato con copertura per il fieno, cascina e alberi in Valle Brembana, in località Stabello (Zogno). Toperga moglie di Lanfranco si impegna a non promuovere causa di evizione in merito alla terra in oggetto.

Originale (A), 599 C. Copia autenticata del sec. XII (B), 598 A. A tergo di B, di mano pressoché coeva: Cartula Alberti Bruxacorio de civitate Pergami. La copia è autenticata dalle seguenti sottoscrizioni: (ST) Ego Silvester qui hoc exemplum ex autentico vidi et legi et sic in eo continebatur sicut in ipredic (così) suprascripto legitur exemplo extra litteras plus vel minus, subscripsi (s(ub)s(scrip)si nel rigo sottostante presso il margine destro). | (ST) Ego Vitalis notarius qui hoc exemplum ex autentico exemplavi, et sic in eo continebatur, sicut in suprascripto legitur exemplo, extra litteras plus vel minus, subscripsi (minus s(ub)s(crip)si nel rigo sottostante presso il margine destro).

Cit: JARNUT, Bergamo, pp. 276, 278.

Pergamena di A: pergamena con macchie e lacerazioni lesive anche della scrittura, soprattutto in corrispondenza di antiche piegature orizzontali che devono aver provocato il deterioramento del supporto in tempi relativamente brevi, dal momento che nella copia si riscontrano spazi in bianco proprio in corrispondenza delle parti di testo più rovinate nell'originale; min. 170/165 x 220.
La scrittura è parallela ai lati lunghi della pergamena.
La particolare struttura dei graticci che rappresentano i signa degli autori e dei testimoni inducono ad identificare il rogatario con il notaio Lanfranco VII. Tuttavia alcune caratteristiche sembrano differenziare questo documento da quelli a lui attribuiti, sia per l'aspetto generale della scrittura, qui meno fluida, più angolosa e piuttosto irregolare nel modulo, sia nella configurazione di alcune lettere (c, e, g e soprattutto t), sia nell'uso di alcuni compendi, quali c(on)stat, ar(genti), hab(e)re di fronte alle corrispondenti grafìe per esteso Constat, argenti, habere costanti in Lanfranco VII, sia nel ricorso a forme fonetiche quali incarnacione, faciendum in luogo di incarnatione, fatiendum, o acepisemus con s scempia anziché accepissemus, sia in fine nel dettato delle sottoscrizioni con la formula signum manuum anziché manibus: dovremmo quindi pensare a una falsificazione, della quale peraltro non si comprende il motivo. D'altra parte la coincidenza di altre peculiarità (significativo tra tutti il compendio not nella formula della completio, eccezionale rispetto alla grafia per esteso notarius o a quella abbreviata notari(us), con un segno abbreviativo insolito che trova riscontro solo nel documento n. 146, anteriore a questo di tre mesi), e la circostanza che dopo il febbraio 1086 Lanfranco VII modifica la struttura dei signa inducono ad escludere un tentativo di contraffazione. Siamo portati perciò a ritenere il documento, pur con qualche dubbio, originale e genuino.
Malgrado la forma soggettiva la sottoscrizione di Arnaldus iudex è di mano del rogatario.

Pergamena di B: pergamena rigata a secco con qualche rara macchia, che reca pregiudizio alla lettura solo a r.l3; mm. 157 x 220. La scrittura è parallela ai lati lunghi della pergamena.
Per le osservazioni sui dati cronologici si veda il documento n. 123.

(ST) In Christi nomine. Anno ab incarnacione domini nostri Iesu Christi millesimo octuagesimo (a) quinto, mense | setembris, indicione octava. Constat nos Lanfrancus et Stefanus, Petrus (b) atque Iohannes germani et (c) filii |condam (d) Petri, de loco Scano, habitatores civitate Pergamo (e), qui professi sumus lege vivere (f) Roma | na, accepisemus (g) nos comuniter (h), sicuti et in presencia (i) testium manifesti sumus quod ac[ce]pimus a te Pe | tro filio condam Iohanni (j), de eodem loco Scano, per (k) missum tuum Iohannem, argenti denarios bonos libras (l) tres, finito | precio sicut inter nos convenimus pro pecia (m) una de terra prativa cum tegia (n) et casina atque arboribus su | per abente (o) iuris nostri, quam habere visi sumus in Valle Brembana in loco qui dicitur Stabulo; coeret (p) ei: a mane |[Gi]selberti et Enrici comitis, [a meridi]e [.....]s, [a] s[era](q) Alberti montenario et de suis nepotibus, a montibus similiter, |[o]mnia que nobis pertinet seu pasculum et comunalia. Que autem suprascripta (r) pecia de terra sicut supra (s) legitur cum su |[per]iore et inferiore seu cum fine et accessione (t) sua in integrum a presenti die in tua qui supra Petri aut cui tu dederis tuis |[q]ue (u) heredibus (v) persistat potestatem iure proprietario nomine habendum (w) et faciendum exinde quicquit volueritis sine (y)|[o]mni nostra et heredum nostrorum contradicione (z). Quidem spondimus atque promittimus nos qui supra germani cum nostris heredibus tibi (aa) qui supra | Petri et cui tu dederis tuisque heredibus suprascripta vindicione (bb) omni tempore ab omni contradicente homine defensa | re; et si defendere non potuerimus aut si contra hanc cartulam agere quesierimus, tunc suprascripta vindicione (cc) vobis in duplum | restituamus sicut fuerit meliorata aut valuerit sub estimacione (dd), quia sic inter nos convenimus; et nec lice |[at] no [bis am]odo (ee) ullo tempore nolle quod voluimus set (ff) quod a nobis hic semel factum est inviolabiliter conservare |[pro]mittimus (gg) cum (hh) stipulacione (ii) subnixa. Actum suprascripta (jj) civitate Pergamo.
Signum (kk) #### (ll) manuum suprascriptorum Lanfranci, Stefani (mm) atque Petri et Iohanni, qui hanc (nn) cartulam vindicionis (oo) fieri rogaverunt (pp).
Signum ### manuum Mathei et Iohanni atque Bonizoni testium.
+ Arnaldus iudex interfui et subscripsi.
(ST) Lanfrancus notarius scripsi, post traditam complevi et dedi.
Promissione (qq) fecit Toperga coniux suprascripti Lanfranci de suprascripta vindicione (rr) per ipsius consensum, ut si umquam in tempore ag[e]| re (ss) aut causare presumserit (tt), tunc obligavit se componere pena nomine argenti denarios bonos solidos vigincti (uu).




(a) B octugesimo
(b) B et Petr(us)
(c) B omette et
(d) B q(uon)da(m) qui e a r.5.
(e) B P(er)gami
(f) B ha q(ui) - vivere nell'interlineo.
(g) B accepissem(us)
(h) B co(m)munit(er)
(i) B prese(n)tia
(j) B Ioh(ann)is
(k) B p(ro)
(l) B ha bonos libras su rasura che si estende per uno spazio di altre due o tre lettere, occupato da un tratto di penna orizzontale.
(m) B petia qui e in seguito.
(n) B tezia
(o) B habe(n)te con -t- corretta da r
(p) B coher(et)
(q) Tra comitis e Alberti B lascia uno spazio in bianco per circa 15 lettere a causa del guasto dell'originale.
(r) B ista per errata realizzazione dello speciale compendio per s(upra)s(scrip)ta, qui e in seguito nelle varie forme della flessione.
(s) B sup(er)i(us)
(t) In A la prima -s- nell'interlineo.
(u) B tuiq(ue) qui e a r. 13.
(v) B h(e)r(e)deb(us)
(w) In A -m corretta su o
(x) B q(ui)cq(ui)d
(y) In A -e nell'interlineo per mancanza di spazio in fine rigo.
(z) B c(on)t(tra)dictione
(aa) A presenta la prima i- nell'interlineo.
(bb) B vendic(ion)e(m)
(cc) B ve(n)d(i)c(ione)
(dd) B extimatione
(ee) Tra liceat e -odo B lascia uno spazio in bianco per circa 6 lettere a causa del guasto dell'originale.
(ff) B s(ed)
(gg) B ha -im- corretto da o
(hh) A cu per omissione del segno abbreviativo.
(ii) B stipulatione
(jj) B in ista (vedi anche nota r).
(kk) B Sinu(m), qui e nella successiva sottoscrizione.
(ll) B omette tutti i signa dell'escatocollo.
(mm) B et Stefani
(nn) In A h- nell'interlineo.
(oo) B vendic(ionis); in A -s forse corretta da i
(pp) In B corretto rogavi con e ricavata da i, -r- nell'interlineo e aggiunta del segno abbreviativo per n
(qq) B p(ro)missione(m)
(rr) B ve(n)dic(ione)
(ss) B lascia tra ag- e re uno spazio bianco per una lettera a causa del guasto nell'originale.
(tt) B p(re)su(m)pserit
(uu) B ha t(un)c - XX nel rigo sottostante presso il margine destro, e la cifra nell'interlineo.

Edizione a cura di Giuliana Ancidei
Codifica a cura di Gianmarco De Angelis

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