Lombardia Beni Culturali
1

Carta venditionis

1178, Tresivio

Redolfo del fu Viviano de Beccaria, di Tresivio, <e altri de Beccaria>, vendono a Pietro, sacerdote della chiesa di San Pietro di Tresivio, due selve site in territorio di Tresivio piano, la seconda delle quali sita nel luogo ove dicesi in Plantina. Subito dopo, Rugerio [[...]] giura di rispettare in futuro i termini della presente vendita.

Originale, APTrs, SM, 1 [A]. Note di ricognizione: Archivio parrocchiale di Tresivio (1997-1998), Pergamene, p. 1; Archivio parrocchiale di Tresivio (2002-2003), p. 19. Regesto, Pezzola, 'Membranae', p. 10.
Nel verso, annotazione seriore di epoca medievale: Venditio facta per *** |[[.........]] Petr[[o]] de petia una terre ubi dicitur in [[....]]ch[[.]] de Trixivio Plano |[[......]] ubi dicitur in Plantina. Si rileva altresì la presenza di altre annotazioni di epoca moderna, fra cui segnatura ottocentesca (1).


La pergamena, in pessimo stato di conservazione, presenta estese abrasioni, accompagnate da numerosi punti di dilavatura dell'inchiostro, in modo particolarmente significativo in corrispondenza delle antiche piegature dove sono anche presenti lacerazioni di rilievo. Si nota altresì la presenza diffusa di lievi macchie di umidità.
Tale precario stato di conservazione non consente la lettura completa del documento, soprattutto nella sua parte iniziale (protocollo e dispositio). Le integrazioni si sono rese possibili grazie al fatto che l'attività patrimoniale della famiglia de Beccaria di Tresivio, abbastanza ben documentata per questi anni, consente di avere un quadro prosopografico piuttosto chiaro (tale attività, in particolare, risulta ben presente nel contesto delle scritture del monastero di Sant'Abbondio di Como. Cf. soprattutto: ASMi, PF, b. 104 e ASTo, Abbazia di S. Abbondio di Como, Pergamene). In particolare, l'ipotesi che in questo specifico caso il riferimento sia a Redolfo filius quondam Viviani de Beccaria pare comprovato dalla carta donationis del 1189 gennaio 20, Tresivio (ASTo, ivi, n. 57). Che detto Redolfo fosse padre di Gerardo de Beccaria di Tresivio è confermato, per es., dalla carta transationis, 1183 agosto 26, Tresivio (ASMi, PF, b. 104, n. 59), nonché dal breve iuramenti in data 1181 luglio, Tresivio (ASTo, ivi). Tutti i documenti ora menzionati, così come una gran parte di quelli afferenti alla famiglia de Beccaria furono rogati dal medesimo Lafrancus iudex ac missus.

(SN) Anno ab incar(nacione) domini nostri Iesu Christi mill(esimo) cent(esimo) septuag(esimo) octavo, unde[cim]o die exeunte |[mense [......], in]dic(tione) undecima. V[end]ictionem fecerunt ad prop[rium][Redu]lf[us](a) filius quondam Vivia|[ni] de [Beccar]ia [[...]](b), hab[itatores videntur]Trixivio, domino Petro, sacer[dote] ecclesie | Sancti Petri [[....]]a (c) Trixivio, nominative de duabus peccias terre vel silve iacentibus | in territorio de Trixivio plano; prima peccia iacet [ubi dicitur [.....]], cui coheret: |[a mane]Pasagia de Beccaria et a meridie Sperona [de] Becc[aria], a ser(a) tenetur a Ve|[[.....]], a nullora Redolfi de [[......]]; secunda iacet in Pl[a]ntina: a mane Gui|drad[o] de Beccaria, a meridie via, a sera Obizo d[e] B[ecc]aria, a nullora pratum | de [[.......]] , ita ut a modo in antea suprascriptus dominus Petrus cum suis successoribus et cui | dederit habeat et teneat suprascriptas duas peccias silve et faciant exinde iuris proprietarii | nomine quicquid voluerint (d) sine suprascriptorum venditorum eorumque heredum contradictione. Defendere | et actorizare ab omni homine in pena dupli promiserunt; et si defendere nequiver(it)|[[............]] habet in consimili loco, secundum quod valuerint aut melliora[ta]| fuerint in consimili loco. Et accepere suprascripti venditores a suprascripto domino Petro [solidos]|[[...........]] et sex imperial(ium) pro suprascripta vendictione. A[ctu]m Trixivio.
Interfuere Obertus domine Navarre, Mallius, Vi[[..........]]egroni testes.
Ibique coram suprascriptis testibus suprascriptus Rogerius, parabola suprascripti Girrardi Redulfi d[[.....],]|[i]uravit habere omni tempore suprascriptam vendictionem ratam et firmam nullamque habere | moturos controverssiam per se vel per suos heredes vel per [alias] submissas personas contra suprascriptum | dominum Petrum vel contra eius heredes vel contra cui dederit.
(SN) Ego Lafrancus iudex (e) ac missus domini F(ederici) imperatoris hanc cartam trad[i]di et scripsi.

(a) L'integrazione è assai probabile. Cf. la nota introduttiva all'edizione del documento.
(b) Illeggibile per uno spazio di circa 40 lettere nel rigo, per tutto il rigo successivo, e in quello a seguire per uno spazio di circa 20 lettere.
(c) Non si esclude la lettura [sit]a
(d) Non si esclude la lettura voluerit
(e) iudex corr. da missus

Edizione a cura di Rita Pezzola
Codifica a cura di Rita Pezzola

Informazioni sul sito | Contatti