Lombardia Beni Culturali

Introduzione

I documenti provenienti dall'archivio della chiesa di S. Cataldo sono conservati per la maggior parte presso la Biblioteca Statale di Cremona, nella raccolta Pergamene Governative: in essa sono riuniti documenti provenienti dagli archivi di istituzioni religiose, i cui beni in seguito alla soppressione, vennero demanializzati; la raccolta fu costituita infatti nel 1881 presso la Biblioteca Statale con documentazione ceduta dall'Intendenza di Finanza [1].

Quattro pergamene, contenenti cinque documenti, che provengono dall'archivio di S. Cataldo, sono ora tra le carte Morbio presso la Biblioteca Universitaria di Halle an der Saale.

Presso la Biblioteca Statale è conservato anche il Repertorium iurium instrumentorum et scripturarum pertinenentium (sic) ad ecclesiam et monasterium Sancti Cataldi suburbiorum Cremonae seu Sancti Victoris praedictae civitatis [2], inventario manoscritto dell'archivio redatto nel secolo XVII [3]. Nell'inventario i documenti sono suddivisi secondo le località nelle quali l'ente ecclesiastico aveva possessi o godeva comunque di diritti; i regesti sono molto ampi e precisi ed hanno permesso di stabilire con sicurezza la provenienza di alcuni documenti nei quali la chiesa non è citata e di recuperare i dati essenziali di altri, i cui originali non sono più reperibili.

Il documento più antico dell'archivio è datato 4 maggio 1119, ma la fondazione della chiesa deve essere avvenuta solo intorno al 1180: il primo documento nel quale essa risulta citata è datato infatti 28 aprile 1181.

L'archivio per il periodo fino alla fine del secolo XII è costituito da 27 documenti, dei quali 20 sono traditi in originale, uno in copia autentica, mentre sei sono noti grazie ai regesti dell'inventario seicentesco.

Note

[1] ASTEGIANO, I, p. 12; FALCONI, I, pp. XXVI-XXVII.

[2] La chiesa di S. Cataldo, vicino alla quale si era successivamente costituito un monastero, fu nel 1439 occupata dai Serviti, che avevano lasciato la chiesa di S. Leonardo e che nel 1530 ottennero anche la chiesa di S. Vittore, già priorato benedettino dipendente dal monastero di S. Lorenzo (cf. L. MANINI, Memorie storiche della città di Cremona, II, Cremona 1820, pp. 53-54).

[3] BSCr, Libreria Civica, AA.6.5.

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