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Introduzione

Il monastero benedettino di S. Salvatore, fondato nella seconda metà del secolo XI, fu riformato nel 1471 dall’ordine delle canonichesse di S. Agostino e prese allora il nome di S. Monica, che mantenne fino alla soppressione avvenuta nel 1810. Nel 1497 al monastero di S. Monica fu unito il monastero di S. Giovanni della Pippia con il relativo archivio [1].

Per il periodo anteriore alla fine del sec. XII abbiamo sette documenti originariamente custoditi nell’archivio del monastero di S. Salvatore. Per le vicende cui si è accennato nella descrizione dell’archivio del monastero di S. Giovanni della Pippia, i documenti sono ora tutti conservati nell’Archivio di Stato di Milano: tre, anteriori alla fine del sec. XI, nel Museo Diplomatico, gli altri nella cartella 172 della serie “Pergamene per fondi” dell’Archivio Diplomatico. Non ci è pervenuto l’antico repertorio dell’archivio del monastero di S. Monica che nel Settecento fu certamente riordinato: in quell’occasione i documenti furono inseriti in carpette cartacee, in parte ancora conservate, sulle quali furono scritti la segnatura, costituita dall’indicazione della filza e del fascio in cui il documento si trovava, dell’ente cui originariamente il documento apparteneva (per i documenti di nostro interesse S. Salvatore o S. Giovanni della Pippia) e della data, e un breve regesto. Le carpette relative ai documenti del monastero di S. Salvatore sono conservate insieme ai documenti e nella cartella 4627 del Fondo di Religione parte antica.

Note

[1] KEHR, Italia pontificia, VI, pp. 292-293; MENANT, Repertoire, schede nn. 25, 43.

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