Lombardia Beni Culturali
32

Carta libelli

1101 novembre.

Amizzone de Prado del fu --- , di Coronate, dà a titolo di livello ventinovennale a Ottone del fu Anselmo, di Milano, un sedime di una pertica con relative case, nel borgo di Coronate, e un campo di cinque pertiche, detto Silva Dominica, ambedue di proprietà della Chiesa di Milano, con l'obbligo di pagare alla predetta Chiesa, in occasione della festa di s. Martino, una pensione annua di quattro denari d'argento. Tuttavia, se Amizzone, entro il primo di novembre dell'anno successivo, corrisponderà a Ottone venticinque soldi di denari d'argento, questi dovrà restituirgli, incisum, il presente livello.

Originale, ASMi, AD, pergg., cart. 687 [A]. Copia semplice, BONOMI, Morimundensis, pp. 67-9, n. 2 [B]. Regesto, Catalogo, IV, fasc. 72. Nel verso di A, di mano del sec. XII: [[.....]] de Amizo de Prado de Coronate. Tracce di scrittura inintelligibile anche con l'ausilio della luce di Wood, di mano probabilmente del sec. XII; di mano X: C(arta) sediminis .I. | R.. Segnatura Bonomi: 2. MCI. Livello; segnatura b di mano novecentesca.

La pergamena presenta alcune abrasioni e un sensibile annerimento, mentre una mulilazione della parte inferiore del foglio interessa, sia pur parzialmente, la scrittura.
La clausola finale permette di individuare anche in questo doc. un prestito dissimulato. Che nel testo si faccia riferimento a beni della chiesa arcivescovile milanese, e non del monastero o della canonica di S. Ambrogio, sembra confermato da alcuni docc. più tardi (cf. nn. 58, 59, 61, 62) dove con esplicite menzioni o con il diretto intervento corroboratorio dell'arcivescovo Robaldo è attestata la presenza patrimoniale della chiesa metropolitana (in concomitanza con quella della chiesa vescovile di Pavia) nella zona in cui si stanzieranno i monaci morimondesi. D'altra parte, la possibilità di confusione e di errore nell'attribuire all'una o all'altra istituzione ecclesiastica milanese beni accompagnati nei docc. dall'espressione iuris Sancti Ambrosii è stata sottolineata da FASOLA, Recensione, p. 524.
La struttura diplomatistica del doc., con riferimento alle publicationes - la data cronica relegata nell'escatocollo, l'omissione della data topica, l'inusuale formula scripsi et interfui della completio - non trova riscontri nella carta libelli milanese dell'XI e di lungo tratto del XII sec. (cf., a esempio, Gli atti privati, III, doc. n. 382; IV, docc. nn. 584, 593, 611, 626, 644, 701, 764, 777, 788, 824, 849, 856, 858, 868, 875, 888; Le pergamene del secolo XII di Santa Margherita, docc. nn. 1, 2, 4). Sulla base del signum di tabellionato è da escludere una totale estraneità del notaio all'ambiente notarile milanese: ma le soluzioni adottate nella costruzione del doc. qui edito paiono offrire un ibrido esempio di contaminazione tra il formulario del libellus pavese (cf. BARBIERI, Notariato, pp. 78-80), quello del breve (per la posizione del millesimo nell' escatocollo e per l'ut supra che, precedendolo, pare voler rimandare alla data topica, peraltro omessa, collocata nel protocollo), e quello della charta (con l'espressione Actum che dovrebbe precedere la località di redazione del doc. e con l'elenco dei testi preceduti dai signa manuum), fermo restando l'esito singolare della completio, vergata inoltre nello spazio bianco a destra dell'elenco dei testi.
Il dettato è piuttosto scorretto.

(SN) In nomine domini nostri Iesu Christi. Placuit atque convenit inter Amizonem de Prado(a), fil(ium) quondam -----, de loco Coronate, et Ottonem, fil(ium) quondam Anselmi, de civitate Mediol(ani),| ut in Dei nomine debeat (b) dare sicut a presenti dedit ipse Amizo eidem Ottonis ad abendum et tenendum (c) seu census reddendum libellario nomine, usque annos viginti et | novem expleti, id est sedimen cum edificies casarum super abente (d), et ca(m)po similiter pecia una iuris sancti A(m)brosii; supradicto sedimen est intus burgo Coro|[nago]; est ei: a mane Rigizonis, a meridie sancti A(m)brosii, a s(ero) via, a monte accesio, et est per mensuram iustam pertica una; s(upra)s(cript)o ca(mp)o d(icitu)r Silva Do(mi)nica; est ei: a mane via, a meridie similiter, a s(ero)|[[.....,et]] est per mensuram iustam perticas quinque, cum superioribus et inferioribus seu cum finibus et accensionibus suarum, inintegrum, ab ac ora in antea, usque in s(upra)s(cript)o constituto,| ipse Otto cum suis eredibus abere ac tenere debet et fac(er)e inibi ipse Otto, cum suis eredibus vel cui ipsi dederint, libellario nomine, quicquid eis utilitas fuerit, | ita ut apud eos meliorentur, non peiorentur; et persolvere exinde debet ipse Otto per singulis annis, usque in s(upra)s(crip)to constituto, pensio a parte ipsius sancti Ambrosii per omnem festivi|tatem sancti Martini argentei denariorum bonorum solidos (e) quadtuor; dati esse debent (f) ipsi (g) den(arii) per se ipse Otto vel suos eredes vel suo misso a parte ipsius sancti Ambrosii; alia superin|posita inter eos non fiat; pena vero inter se posuer(unt) ut quis ex ipsis aut eredes eorum se de ac convenientia libelli removere (h) aut causare (i) presu(m)serit, vel | si non adi(m)pleverit omnia quod supra l(egitur), tunc componat (j) pars que non conservaverit ad partem fidem servanti, pena (k) nomine, argentii denariorum bonorum sol(idos) centum. Quia | sic inter eos convenit. Actum ut supra, anni Domini milleximo centeximo primo, mense nove(m)bris, indic(tione) decima.
Signum + manus s(upra)s(crip)ti Amizonis, qui ac car(tam) libelli fieri rogavit ut supra.
Signum + manu(m)Petri et Martini ac item Petri et Vuidonis testium.
(SN) Ego Petrus notarius scripsi et interfui.
Eo tinore si ipse Amizo aut suos eredes dederint eidem Ottonis aut de suos eredes a casa abitacionis sua argentii denariorum |[bonorum solidos] viginti et quinque in kalendas novembris que venit in indic(tione) undecima, quod est annum unum expletum (l) , tatim redere debet ipse Oto eidem Amizoni supradictum libellum incisum.


(a) de Prado in sopralineo.
(b) -a- nel sopralineo.
(c) te- nel sopralineo.
(d) Segue pecia una espunto.
(e) A om. solidos
(f) de- corr. da altre lettere.
(g) Tra s e i rasura parziale di o
(h) re- corr. da m
(i) Tra a e u rasura di una lettera.
(j) A coponat
(k) Così A.
(l) in indic(tione) - expletum nell'interlineo.

Edizione a cura di Michele Ansani
Codifica a cura di Michele Ansani

Informazioni sul sito | Contatti