Lombardia Beni Culturali
185

<Cartula> refutationis

1186 marzo 15.

Pietro del fu Giovanni Canis rinunzia in favore di Beolco Canis <fratello> a tutta la sua parte del feudo paterno da loro tenuto pro indiviso nel territorio di Guadum Farvinum <nella Campagna pavese, oltre S. Sepolcro> , dichiarando di aver ricevuto quattro lire e dieci <soldi> pavesi; tale somma viene abbuonata da Pietro quale correspettivo dei denari spesi <da Beolco> per il duello che doveva effettuarsi a motivo dei beni di Miradolo.

Regesto Comi, AOSM, cart. T, (Registro della cart. T), c. 1r, n. 3, da copia autentica dispersa del primo terzo del sec. XIII.

II rogatario va forse identificato con l'Henricus di cui ci sono pervenuti docc. dal 1190 al 1204. I notai dell'autentica sono attivi in Pavia nei primi decenni del sec. XIII.

1186 15 marzo. Instrumento di cessione o sii rinonzia fatta da Pietro, figlio del fu Giovanni Cane, a favore di Beolco Cane di tutta la sua porzione di quella terra di loro feudo paterno che avevano per indiviso nel territorio di Guado Farvino, e per questa cessione o sii rinonzia detto Pietro si confessa aver ricevuto lire 4, *soldi* 10 pavesi, che vengono compensati al detto Beolco per quelli denari spesi in occasione del duello che dovevasi fare per le cose di Miradollo. Rogato *da* Enrico notaro del sagro palazzo e concordato con l'autentico da Ottone Micheli e da Bernardo di Besate notari come sopra in autentica forma.

Edizione a cura di Ezio Barbieri
Codifica a cura di Gianluca Vandone

Informazioni sul sito | Contatti