Lombardia Beni Culturali
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<Mandatum>

<1190 maggio 30 - ottobre 31, Cremona>.

Sicardo, vescovo di Cremona, e Bergondio, abate del monastero di S. Lorenzo pure di Cremona, nominano loro messo Prando di Sorbolo affinché comunichi a Olrico, <abate> del monastero di S. Pietro in Ciel d'Oro, che entro quindici giorni dopo la festa di Ognissanti dovrà presentarsi per rispondere sulla controversia che lo vede contrapposto all'arciprete <Ranfredo della pieve di S. Faustino> di Sorbolo, riguardante la cappella di S. Siro in curte Casalis Sancti Petri.

Originale, ASMi, FR p.a., cart. 6106 (cl. XXXIV, Benefici) [A]. Nel verso soltanto annotazioni di epoca moderna.

La pergamena presenta macchie diffuse di umidità e una lacerazione tra la terza e la quarta riga che interessa anche la scrittura.
Della stessa mano segue nella pergamena copia semplice delle litterae executoriae di Clemente III, 1190 maggio 30, Laterano (KEHR, Gött. Nachr. 1912, pp. 476-7, n. 39, ristampa in Papsturk., V, pp. 483-4; KEHR, Italia Pontifìcia, VI, 1, p. 201, n. 29), dove il pontefice nomina arbitri della controversia il vescovo di Cremona e l'abate del monastero di S. Lorenzo.
Il pezzo, che da un punto di vista diplomatistlco non può essere considerato un documento, va inteso come una semplice annotazione che dà conto di una fase importante nell'ambito della controversia. Cronologicamente va considerato posteriore alla data delle litterae di Clemente III e anteriore al primo novembre, come si evince dal dettato.
Intorno al contenuto cf. doc nn.219, 224, 228, 229.

D(omi)nus Sicardus Cremon(ensis) episcopus (1) et donnus B(er)gomdius monasterii Sancti Lauremcii de Cremona abbas una|nimiter fecerunt suum missum donnum Pramdum de Sorbulo ut vadat et dicat ex parte eorum perhem|[toriam di]em donno Olrico (a) monasterii (b) Sancti Petri in Celo Aureo quatinus usque ad quindecim dies post | festum Omnium Sanctorum per se vel per suficiemtem responsalem veniat ante eos paratus agere vel respomdere | sub eis de c(aus)a seu (c) placito quod vertitur inter ipsum d(omi)num abbatem et archipresbiterum de Sor|bulo de capella Sancti Syrii posita in curte Casalis Sancti Petri, et si venerit diligenter audient | et intelligent raciones eius. Si quidem termino statuto non venerit secundum quod racio dictaverit | predicta die vel in amtea quandoconque voluerint, de ipsa causa procedent nec amplius ei noncium aliquem | mittent.



(a) Si sottintenda abbati
(b) L'ultima i corr. su o
(c) Segue placido depennato.

(1) Cf. GAMS, p. 789.

Edizione a cura di Ezio Barbieri
Codifica a cura di Michele Ansani

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