Fondo Consorzio Bonifica Sud Ovest (post 1917 - ante 1950)

Fondo

Tipologia: fondo aziendale

Schede collegate: 799 fotografie

Conservatore: Biblioteca Mediateca Gino Baratta, Mantova (MN)

Autori: [persone] Bertoli, Riccardo detto Mosè

Consistenza:
Il fondo è costituito da 854 fotografie (supporti catalogati). Si tratta soprattutto di lastre in vetro alla gelatina bromuro d'argento dei formati 9x12 e 18x24 cm; piccoli gruppi di negativi hanno per supporto pellicole piane di acetato di cellulosa del formato di cm 9x12; alcune buste contengono invece stampe in bianco e nero su carta alla gelatina bromuro d'argento a sviluppo, degli stessi formati dei negativi.
Le fotografie, che riproducono in modo dettagliato tutte le fasi di costruzione degli edifici e dei manufatti del Consorzio, risalgono soprattutto agli anni Venti e Trenta del '900, periodo in cui vengono svolti i principali lavori di regolamentazione delle acque nelle immediate vicinanze della città e nel territorio ad essa circostante. Le fotografie sono la documentazione della situazione prima, durante e dopo le opere di bonifica. I due Consorzi sud ed ovest, quando si sono fusi, hanno riunito anche i materiali in loro possesso; le fotografie riguardano però esclusivamente la documentazione dei lavori svolti dal Consorzio di Bonifica sud.

Soggetti:
I principali gruppi tematici del fondo sono: gli allagamenti del 1917 del centro storico e delle zone "più basse" della provincia; le opere di bonificazione del Paiolo, della fossa magistrale, della difesa perimetrale della città, la ristrutturazione del Ponte Arlotto a Porto Catena, l'edificazione dell'impianto Valsecchi; la costruzione del maestoso e complesso impianto della Travata, dello stabilimento del Forte di Pietole, dei ponti sui canali Gherardo, Fossetta, Fossegone, della linea elettrica per alimentare le centrali degli stabilimenti idrovori, le irrigazioni.

Notizie storico-critiche:
La Fototeca conserva tutti i negativi, su lastra e su pellicola, e un insieme di stampe più ridotto rispetto ai negativi. Le altre stampe (i positivi delle lastre 18x24) si trovano nella sede del Consorzio. Queste fotografie sono state ordinate e raggruppate per soggetto dal geom. Giuseppe Galli, dipendente del Consorzio per moltissimi anni, il quale per alcuni mesi (dell'anno 2005) ha fornito un prezioso contributo per il riconoscimento e la corretta definizione dei principali elementi e procedimenti tecnici riprodotti in immagine.
Sulle buste e sulle lastre sono presenti due numerazioni probabilmente scritte dall'autore, una delle quali (quella impressa sulle buste) costante, ma che non sempre rispecchia la sequenza cronologica delle riprese. La maggior parte delle fotografie del Consorzio sono state realizzate dallo Studio Calzolari, in particolare le lastre del formato 18x24 cm; sui negativi non compare di solito il nome dello Studio ma le rispettive stampe presso il Consorzio presentano chiaramente su ogni pezzo il timbro identificativo. Altri fotografi mantovani hanno ricevuto commissioni per questo tipo di documentazione, primo fra tutti Mosè Bertoli, che ha realizzato soprattutto negativi del formato 9x12 cm. Alcune scatole riportano stampato il nome del fotografo Benatti e risalgono ad un periodo più tardo: i primi anni Cinquanta.
Dall'analisi del fondo, è emerso da subito il nome di un funzionario del Consorzio che ha avuto un grande peso nella storia dell'Ente: l'ing. Ploner, altoatesino, a cui si deve tra gli altri il progetto dell'importantissimo impianto termo-idrovoro della Travata di Bagnolo S. Vito. Egli stesso era fotografo e documentava i lavori che negli anni Venti sovrintendeva. Probabilmente sono arrivati al Consorzio per opera di questa poliedrica figura anche i negativi, non moltissimi, indicati con "varie", che riprendono stabilimenti idrovori e opere di canalizzazione non comprese nel territorio mantovano.
da http://www.somant.it: Il Consorzio, con sede a Mantova in piazza Broletto, è diretto dall'Ing. Daniele Bettoni. Il territorio, situato a sud della città di Mantova, dalle zone più alte degrada verso le depressioni di Virgilio e Bagnolo San Vito a sud-est e Borgoforte a sud. L'utilizzo degli impianti idrovori è dovuto al fatto che circa un terzo del territorio comprensoriale ha quote inferiori rispetto ai recapiti finali delle acque. Alla città di Mantova il consorzio ha destinato ben tre impianti idrovori; uno di questi funziona per tutto l'anno dovendo sgrondare zone inferiori di due metri rispetto alla quota dei laghi; gli altri due sono indispensabili nel caso di intense precipitazioni.L'irrigazione, diffusa su gran parte del territorio comprensoriale, non sarebbe possibile senza gli impianti di sollevamento del consorzio che consentono di portare l'acqua su territori dove l'orografia non permette alcun afflusso per caduta naturale. Il comprensorio del Consorzio riguarda sette comuni della provincia di Mantova: Bagnolo San Vito, Borgoforte, Castellucchio, Curtatone, Mantova, Marcaria, Virgilio.

Riferimenti bibliografici
Ferrari, D., La città fortificata. Mantova nelle mappe ottocentesche del Kriegsarchiv di Vienna, Modena, 2000
Obiettivo città, Obiettivo la città. Fotografi mantovani tra Otto e Novecento (Mantova, Centro Cultarale Gino Baratta, 11 - 28 giugno 2002), Mantova, 2002