comune di Piateda 1816 - 1859

Nella compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto (notificazione 12 febbraio 1816) era prevista la formazione dei due distinti comuni di Piateda e di Ambria. Il deputato di Valtellina conte Guicciardi riteneva non esserci “motivo ragionevole di divisione” tra le due comunità, valutando che Ambria era “una piccolissima contrada”, il cui estimo non sarebbe arrivato forse a 800 scudi, e “fu sempre unita a Piateda” (Osservazioni Guicciardi, 1816). Nell’elenco dei comuni riordinato, l’imperial regia delegazione provinciale propose la formazione del comune unitario di Piateda con Ambria, con l’osservazione che Ambria era “una piccolissima contrada”, con un estimo di 376 scudi, e con soli 88 abitanti. I deputati di Ambria “scelti tra i primi estimati riclamarono d’essere esonerati perché miserabili e chiesero la limosina” (Modifiche comparto provinciale di Sondrio, 1816). Successivamente all’attivazione dei comuni della provincia di Sondrio nel regno lombardo-veneto, Ambria fu aggregato a Piateda, con dispaccio governativo 1816 n. 20548/2397 (Aggregazione di comuni provincia di Sondrio, 1816-1843), e il comune inserito nel distretto II di Ponte; la variazione al compartimento del 1816 introdotta dalla delegazione provinciale venne abilitata con decreto governativo 1817 febbraio 7 n. 3545/123 (Variazioni compartimento provincia di Sondrio, 1816-1819).
Piateda con Ambria, comune con consiglio, fu confermato nel distretto II di Ponte in forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde (notificazione 1 luglio 1844).
Nel 1853 (notificazione 23 giugno 1853), Piateda con la frazione Ambria, comune con consiglio comunale senza ufficio proprio e con una popolazione di 833 abitanti fu inserita nel distretto I di Sondrio.

ultima modifica: 09/01/2007

[ Saverio Almini ]