dipartimento dell'Adda 1805 - 1815

Nell’organizzazione del regno d’Italia (decreto 8 giugno 1805 a) il dipartimento dell’Adda con capoluogo Sondrio, comprendente 66 comuni e con una popolazione di 81.618 abitanti, fu organizzato in sei cantoni: I di Sondrio, II di Ponte, III di Tirano, IV di Bormio, V di Morbegno, VI di Chiavenna. L’amministrazione dipartimentale comprendeva un prefetto, un consiglio di prefettura composto da tre membri, un consiglio generale di trenta membri.
Tra il 1805 e il 1806 furono attivate le nuove rappresentanze comunali, ma fino al 1807 si protrassero i carteggi riguardanti i renitenti nell’assumere le cariche. Il prefetto dell’Adda chiese al ministro dell’interno “direzioni sulla persistenza d’alcuni municipali nel non voler assumere le relative incombenze per allegata insufficienza o per titoli di famiglia”; il ministro chiese a sua volta a sua altezza imperiale il principe Eugenio Napoleone di Francia vice-re d’Italia le “superiori determinazioni”. In data 3 aprile 1807 il consiglio di stato presentò un progetto di rescritto con le istruzioni da trasmettere al prefetto “riguardo al rifiuto degli eletti municipali d’assumere l’esercizio delle loro funzioni senza legittima causa” (Renitenze cariche amministrative dipartimento Adda, 1807). Ancora nel 1808-1809 i nominati Pichi per Bormio, Morelli per Teglio, Geronimi per Val San Giacomo rinunciarono alla carica di podestà (Renitenze cariche amministrative dipartimento Adda, 1808-1809)
Nel prospetto del numero, nome e popolazione dei comuni del dipartimento dell’Adda secondo il decreto 22 dicembre 1807, figuravano 68 comuni denominativi (rispetto al 1805 erano compresi in più i comuni di Menarola e Verceja) raggruppati nei medesimi cantoni previsti dal decreto del 1805 (Prospetto comuni dipartimento Adda, 1807).
Il progetto per la concentrazione dei comuni del dipartimento dell’Adda, seguito al decreto 14 luglio 1807 e al circolare dispaccio del ministro dell’interno del 15 settembre 1807, fu illustrato dal prefetto del dipartimento il 3 novembre 1807. Il progetto fu fatto vedere in forma riservata, tra novembre e dicembre dello stesso anno, al consultore di stato e direttore generale della polizia Guicciardi, che formulò proprie osservazioni, seguite in data 13 dicembre 1807 dalle controsservazioni del prefetto Ticozzi (Controsservazioni prefettura dell'Adda, 1807). L’ultima tabella aggiornata delle concentrazioni fu approvata il 28 febbraio 1809. Nella primavera del 1809, durante la rivolta armata in diverse zone del dipartimento contro il governo, forse collegata con i moti in Tirolo, che costrinse l’amministrazione centrale a lasciare Sondrio, fu “dagli insorgenti della Valtellina incendiato l’archivio della Prefettura dell’Adda” (Istruzioni prefettura dipartimento Adda, 1809) e solo in data 25 novembre 1809 il prefetto dell’Adda avvisò il direttore generale dell’amministrazione dei comuni di Milano che il nuovo comparto del dipartimento, inviato definitivamente il 18 settembre, era stato stampato. Il nuovo comparto prevedeva la costituzione di 29 comuni, organizzati nei medesimi cantoni del 1805, sempre con capoluogo Sondrio, e con una popolazione di 77.503 abitanti. A seguito dell’approvazione del compartimento (decreto 31 marzo 1809), fu eseguita la concentrazione dei comuni, con decorrenza dal 1 gennaio 1810; tale comparto, confrontato con quello in corso nel 1796, fu rimesso il 23 agosto 1814 alla reggenza provvisoria del regno d’Italia e fu confermato nel 1815, dopo l’assoggettamento del dipartimento dell’Adda al dominio della casa d’Austria nel regno lombardo-veneto (Compartimento Adda, 1815): a quell’epoca il dipartimento dell’Adda risultava composto da 30 comuni principali (rispetto al 1 gennaio 1810 era compreso in più il comune di Piuro), ripartiti nei consueti cantoni, con 80.792 abitanti.
La reggenza del governo provvisorio del regno d’Italia nella seduta del 26 aprile 1814 era stata accresciuta con i rappresentanti dei dipartimenti non ancora occupati dalle truppe alleate: per il dipartimento dell’Adda, Francesco Peregalli. In data 15 aprile 1815, con proclama di Bellegarde, presidente della cesarea regia reggenza di governo, Valtellina ed ex contadi di Bormio e Chiavenna erano stati aggregati alla Lombardia austriaca. Il giorno 19 aprile 1815 un avviso della cesarea regia prefettura provvisoria dell’Adda aveva annunciato che il dipartimento dell’Adda era soggetto al dominio della casa d’Austria, nel regno lombardo-veneto (Massera 1981 a).

ultima modifica: 09/01/2007

[ Saverio Almini ]