distretto III di Sondrio 1801 - 1803

Nell’assetto definitivo della repubblica cisalpina, determinato nel maggio del 1801 (legge 23 fiorile anno IX) la consulta legislativa organizzò il territorio in dodici dipartimenti, di cui il secondo era il dipartimento del Lario, diviso a sua volta in quattro distretti, di cui il terzo aveva per capoluogo Sondrio.
Il distretto III di Sondrio era ripartito in settanta comuni: Sondrio, Montagna, Malenco, Albosaggia, Faedo, Castione, Postalesio, Cajolo, Fusine, Colorina, Berbenno, Cedrasco, Ponte, Chiuro, Teglio e vicinanze, Boffetto, Piateda, Tresivio, Acqua, Tirano, Vervio, Mazzo, Tovo, Lovero, Sernio, Villa e Bianzone con le sue vicinanze, Bormio, Livigno e Trepalle, Val Furva, Valle di dentro, Valle di sotto, Sondalo, Grosio, Grossotto, Morbegno, Traona, Ardenno, Buglio, Dazio, Valle del Masino, Civo, Mello, Cercino, Mantello, Cino, Dubino, Monastero, Forcola, Talamona, Girola, Campovico, Pedesina, Rasura, Bema, Albaredo, Cosio, Rogolo, Andalo, Delebio, Piantedo, Chiavenna, Valle San Giacomo, Piuro, Campedello, Villa, Gordona e sue vicinanze, Mese, Novate, Prata, Samolaco; la popolazione assommava a 88.641 abitanti.
Non risulta se furono effettivamente attivate le municipalità dei comuni nelle valli di Bormio.
In seguito al congresso di Lione, Sondrio ebbe un viceprefetto (il primo fu Casati), e fu sede di una sezione del tribunale d’appello. Nel luglio del 1801 venne nominato un commissario governativo (Staurenghi) e a Sondrio, oltre alla pretura come nelle altre circoscrizioni distrettuali, venne assegnato un tribunale d’appello di sei membri (Romegialli 1844; Sertoli Salis 1960).
In esecuzione del decreto 14 novembre 1802 venne attivato un nuovo piano di distrettuazione provvisoria del dipartimento del Lario, per cui i comuni di Valtellina ed ex contadi vennero ricollocati nei medesimi distretti previsti dalla legge 11 vendemmiale anno VII (Quadro distretti dipartimento del Lario, 1802), nei quali furono riconfermati nel 1803 (Elenco comuni dipartimento del Lario, 1803).
Nell’aprile del 1802 il commissario governativo propose “nel rappresentare i disordini che accadevano in quel dipartimento per imperizia di que' corpi municipali” sostituire alle municipalità distrettuali “le deputazioni all’estimo”, “giusta il costume milanese” (Proposte commissario governativo distretto Sondrio, 1802).

ultima modifica: 09/01/2007

[ Saverio Almini ]