parrocchia di Sant'Eusebio 1784 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Como. La chiesa di Sant'Eusebio, nominata per la prima volta nel 1178, si staccò da Chiavenna nel 1605 (Visita Archinti 1614-1615, note; Scaramellini 1988 b). Nel 1651 la chiesa viceparrocchiale di Sant'Eusebio di Prata Camportaccio risulta elencata in un vicariato esteso sulle tre giurisdizioni costituenti il contado di Chiavenna, cioè la giurisdizione di Chiavenna, la Val San Giacomo, la giurisdizione di Piuro, ciascuna delle quali coincidente con una "congregatio" del clero; Prata era compresa nella "congregatio prima" (Ecclesiae collegiatae 1651). Fu viceparrocchia fino al 1784, quando fu dichiarata prepositurale (Visita Archinti 1614-1615, note; Scaramellini 1988 b). Un fascicolo di atti datati 26 marzo 1748 - 28 luglio 1835, conservato presso l'archivio storico del comune di Prata Camportaccio, è relativo alla pratica di erezione della chiesa viceparrocchiale di Sant'Eusebio in parrocchia titolare e prepositurale; tale pratica era stata presentata da Giuseppe "de Ponte", notaio apostolico e procuratore della comunità di Prata Camportaccio, a Giovanni Battista Stampa, vicario generale del vescovo di Como Agostino Maria Neuroni e arciprete della collegiata matrice di San Lorenzo di Chiavenna (Inventario Prata Camportaccio 1996).
La chiesa di Sant'Eusebio di Prata è attestata come prepositurale noncupativa nella pieve e vicariato di Chiavenna alla fine del XVIII secolo (Ecclesiae collegiatae 1794).
Nel 1892, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 329.82. Entro i confini della parrocchia di Prata Camportaccio, di nomina comunitativa, esistevano gli oratori del Sacro Cuore di Gesù e di San Pasquale Baylon di Lottano, della Beata Vergine delle Grazie di Tanno, e l'oratorio privato di Sant'Antonio di Padova di Pradella. Nella chiesa parrocchiale prepositurale di Sant'Eusebio vescovo e martire si avevano le confraternite del Santissimo Sacramento, istituita al principio del XVIII secolo, ricostituita dal vescovo di Como Paolo Cernuschi nel 1741 e riconfermata poi nel 1838, della Beata Vergine del Santissimo Rosario, composta al principio da uomini e donne, in seguito solo maschile, istituita nel 1698 da padre Domenico Maria Canforia dei frati predicatori di Morbegno, a ciò deputato e mandato dal padre generale e col consenso del vescovo di Como Carlo Ciceri. Il numero dei parrocchiani era 900 (Visita Ferrari, Vicariato di Chiavenna).
Nel corso del XX secolo, la parrocchia di Prata Camportaccio è sempre stata compresa nel vicariato foraneo di Chiavenna; con decreto 29 gennaio 1968, mediante il quale furono istituite le zone pastorali nella diocesi di Como, fu assegnata alla zona pastorale XI della Valchiavenna e al vicariato di Chiavenna (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Con decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato A della Valchiavenna (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Alessandra Baretta ]