parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Como. In epoca post-tridentina, la parrocchia plebana dei Santi Gervasio e Protasio di Sondrio fu, probabilmente non in modo stabile, sede vicariale. Alla metà del XVII secolo Sondrio era parte di un vicariato esteso al territorio del terziere di mezzo della Valtellina, articolato in congregazioni, una delle quali coincideva con la pieve di Sondrio (Ecclesiae collegiatae 1651). Nel corso del XVIII secolo il vicariato di Sondrio era coincidente con l’originario territorio plebano (Ecclesiae collegiatae 1758).
Alla fine del XVI secolo, all’epoca della visita pastorale del vescovo Feliciano Ninguarda nella pieve di Sondrio, la comunità parrocchiale di Sondrio comprendeva, a esclusione dei villaggi limitrofi, dipendenti dal comune di Sondrio, circa 300 famiglie, di cui alcune eretiche. Nei confini della parrocchia arcipresbiterale dei Santi Gervasio e Protasio erano le chiese di Sant'Antonio abate, Sant'Eusebio, Santi Nabore e Felice, San Rocco, San Siro, Sant'Agata, San Lorenzo, Sant'Anna nella contrada Sondrini, San Carlo Borromeo nella contrada Mossini, e l'oratorio di San Bartolomeo di patronato Lavizzari. La chiesa di San Lorenzo era annessa a un monastero di monache benedettine (Visita Ninguarda 1589-1593; Visita Ninguarda 1589-1593, note).
Dagli atti della visita pastorale compiuta nel 1614 dal vescovo Filippo Archinti nella pieve di Sondrio, si desume che nella chiesa collegiata e plebana dei Santi Gervasio e Protasio esistevano la confraternita del Santissimo Sacramento, fondata all'altare maggiore il 9 giugno 1606 dal vescovo Filippo Archinti, e la compagnia del Santissimo Rosario, istituita da frati (Visita Archinti 1614-1615). Tale compagnia sarebbe stata eretta canonicamente all'altare del Santissimo Rosario e di San Nicolò solo nel 1635 dall'arciprete Giovanni Antonio Parravicini (Visita Archinti 1614-1615, note). Con la ristrutturazione della pieve di Sondrio avviata nel 1624 dal domenicano Sisto Carcano, la popolazione della parrocchia di Sondrio si ridusse a meno di 3000 anime, distribuite nelle contrade del borgo e nelle quadre del Dosso, di Maione e della Piazza, o Ponchiera. Per assicurare alla parrocchia, così ridimensionata, un'assistenza più sicura ed efficace, l'allora arciprete di Sondrio Gian Antonio Paravicini ottenne dalla Santa Sede per i canonici la coadiutoria, ossia la comparrocchialità. Sua cura fu anche il riassetto economico della chiesa, dell'arciprebenda e del capitolo (Salice 1969).
Nel 1901, anno della visita pastorale del vescovo Teodoro Valfré di Bonzo, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 1638.22; la rendita netta del canonicato coadiutorale decimante in cura d'anime era di lire 512.81; la rendita netta del beneficio viceparrocchiale di Triangia era di lire 1963; la rendita netta del beneficio viceparrocchiale di Cagnoletti era di lire 534.15; la rendita netta del canonicato Lavizzari-Gatti era di lire 384. Entro i confini della parrocchia di Sondrio, di nomina vescovile, esistevano l'oratorio di San Pietro martire, di proprietà della confraternita del Santissimo Sacramento, e le chiese di San Rocco, officiata dai Salesiani; Santa Maria alla Sassella; Santissima Trinità in Ponchiera; Sant'Anna a Sondrini; San Carlo a Mossini; San Lorenzo, annessa all'Istituto femminile delle Suore della Santa Croce di Menzingen; San Felice da Cantalice, annesso al Regio Convitto Liceo Nazionale; Angelo Custode, di patronato delle famiglie Carbonera, Parravicini, Marlianici, Maffei; San Francesco Saverio, di patronato della famiglia Sertoli; San Francesco di Sales, di patronato della famiglia Romegialli; Beata Vergine della Neve, di patronato della famiglia Raina; San Bartolomeo, di patronato della famiglia Lavizzari; San Giovanni di Dio, nel Civico Ospedale; San Carlo Borromeo nella casa di ricovero; San Bernardo in Triangia, viceparrocchiale; Decollazione di San Giovanni Battista; San Pietro apostolo, viceparrocchiale, nella contrada Cagnoletti. Nella chiesa parrocchiale arcipresbiterale dei Santi Gervasio e Protasio si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era 8700 (Visita Valfré di Bonzo, Vicariato di Sondrio).
Nel corso del XX secolo la parrocchia di Sondrio è sempre stata sede vicariale, fino al decreto 29 gennaio 1968, mediante il quale furono istituite le zone pastorali nella diocesi di Como; in seguito fu inclusa nella zona pastorale XIII della Media Valtellina e nel vicariato di Sondrio (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968); con decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato B della Media Valtellina (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Alessandra Baretta ]