parrocchia di San Michele arcangelo sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Como. Curazia nel 1427, fu eretta in parrocchia, di patronato comunitativo, con territorio smembrato da Chiuro successivamente alla visita del vescovo Feliciano Ninguarda (Xeres, Antonioli 1996).
La chiesa di San Michele di Castello dell'Acqua è attestata alla fine del XVIII secolo come parrocchiale nella pieve e vicariato di Tresivio e Ponte (Ecclesiae collegiatae 1794).
Tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo si costituì probabilmente il vicariato foraneo di Chiuro, al quale venne ad appartenere la parrocchia di Castello dell'Acqua insieme alle parrocchie di Chiuro e Castionetto.
Nel 1893, all'epoca della visita del vescovo Andrea Ferrari, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 619.37 con l'eclusione di due rendite della cappellania maggiore e della cappellania minore. Entro i confini della parrocchia di Castello dell'Acqua, di nomina comunale, si avevano la chiesa di San Francesco, gli oratori di San Giuseppe, della Santissima Annunziata, di Sant'Antonio, di San Giovanni e di Santo Stefano. Nella chiesa parrocchiale di San Michele arcangelo di Castello dell'Acqua esistevano le confraternite del Santissimo Sacramento e del Santissimo Rosario. Il numero dei parrocchiani era di 1209 (Visita Ferrari, Vicariato di Chiuro).
Nel corso del XX secolo la parrocchia di San Michele Arcangelo di Castello dell'Acqua fu sempre compresa nel vicariato di Chiuro; con decreto 29 gennaio 1968, mediante il quale furono istituite le zone pastorali nella diocesi di Como, fu assegnata alla zona pastorale XIII della Media Valtellina e al vicariato di Sondrio (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Con decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato C della Media Valtellina (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Alessandra Baretta ]