parrocchia di San Nicolò sec. XV - [1989]

Parrocchia della diocesi di Como. Due atti del 1228 e del 1233 attestano che a quell'epoca in Valfurva esisteva già una cappella dedicata a San Nicolò e che era servita dai canonici della collegiata di Bormio (Xeres, Antonioli 1996). In particolare nell'atto dell'11 ottobre 1228, conservato nell'archivio di Valfurva, rogato da Martino de' Lazzari, risulta che la chiesa dipendeva da Bormio, pur avendo già un proprio sacerdote prebendato (Visita Ninguarda 1589-1593, note).
In un atto del 5 giugno 1456 si ha la "collatio" della chiesa parrocchiale di San Nicolò "de Furva et Uga" nella pieve di Bormio, il cui diritto di collazione è devoluto al vescovo (Collationes Benefitiorum, vol. I, p. 251; Index alphabeticus).
Non è nota la data esatta dell'erezione della parrocchia; nel 1456 San Nicolò era sicuramente già separata da Bormio. Nel 1483 nella chiesa parrocchiale fu istituita la "scola" della Beata Vergine. A essa subentrò nel 1613 la confraternita del Santo Rosario voluta dal curato Venosta. Nella parrocchia esistevano anche la confraternita dei disciplini e quella del Santissimo Sacramento, fondata nel 1598 dal vescovo Filippo Archinti (Visita Archinti 1614-1615, note).
Nell'elenco del clero allegato agli atti del sinodo comense convocato nel 1565 dal vescovo Gianantonio Volpi la chiesa di San Nicolò "de Forba" è attestata nella pieve di Bormio, con un proprio rettore (Sinodo Volpi 1565).
Nel 1614, all'epoca della visita pastorale dell'arcivescovo Filippo Archinti nella pieve di Bormio, entro i confini della parrocchia dei Santi Nicolò e Giorgio esistevano le chiese della Santissima Trinità in Teregua, dei Santi Gottardo e Bernardo a Zordo, di Sant'Antonio a Furva e di Santa Maria Vergine del Monte in Valfurva (Visita Archinti 1614-1615). Esistevano pure, anche se non furono visitate dal vescovo Filippo Archinti, le chiese di San Rocco in Uzza e di Santa Caterina in località Migliavacca (Visita Archinti 1614-1615, note).
La chiesa di San Nicolò "Furvae" è attestata alla fine del XVIII secolo come parrocchiale nella pieve e vicariato di Bormio (Ecclesiae collegiatae 1794).
Alla fine del XVIII secolo il clero della parrocchia di San Nicolò Valfurva era composto dal prevosto e da due coadiutori. Lo stato attivo del beneficio parrocchiale era di lire 578, lo stato passivo era rappresentato dagli oneri della cura d'anime e da lire 149; lo stato attivo della coadiutoria era di lire 303.17, lo stato passivo era rappresentato dagli oneri della cura d'anime e da lire 140; lo stato attivo dell'altra coadiutoria era di lire 307.6, lo stato passivo era rappresentato dagli oneri della cura d'anime e da lire 110. Il giuspatronato dei benefici parrocchiale e coadiutorali era delle rispettive vicinanze. Il numero delle anime era 1035 (Quesiti Amministrazione Adda e Oglio, 1798).
Nel 1892, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 1950.17; la rendita netta della cappellania mercenaria di prima erezione era di lire 482.67. Entro i confini della parrocchia di San Nicolò Valfurva, di patronato comunitativo, esistevano le chiese della Beata Vergine del Carmine nella contrada dei Monti, di Santa Caterina vergine e martire, di Sant'Antonio abate, della Beata Vergine della Misericordia, e gli oratori di San Gottardo, della Santissima Trinità nella Teregua, di San Rocco nella contrada di Uzza. Nella chiesa parrocchiale dei Santi Nicolò e Giorgio si avevano le confraternite del Santissimo Sacramento, sia maschile che femminile, del Rosario, eretta il 31 ottobre 1613; nella chiesa della Beata Vergine del Carmine nella contrada dei Monti era stata eretta la confraternita del Carmine l'11 marzo 1673. Esisteva anche una congregazione del Terz'Ordine di San Francesco. Il numero dei parrocchiani era 1573 (Visita Ferrari, Vicariato di Bormio).
Nel corso del XX secolo, la parrocchia di San Nicolò è sempre stata compresa nel vicariato foraneo di Bormio, fino al decreto 29 gennaio 1968, mediante il quale furono istituite le zone pastorali nella diocesi di Como, in seguito al quale fu assegnata alla zona pastorale XV della Valtellina Superiore e al vicariato di Bormio (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Con il decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato della Valtellina Superiore (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Alessandra Baretta ]