monastero di San Pietro sec. IX - 1773

Monastero benedettino maschile.
La prima attestazione documentaria dell'abbazia di monaci benedettini di San Pietro di Lodi Vecchio risale al 832, quando l'imperatore Ludovico pone il monastero sotto la giurisdizione dell'abbazia di Nonantola (Agnelli 1917 a, pp. 407-408). Nei secoli IX e X per le numerose donazioni imperiali il monastero possiede beni e giurisdizioni su chiese a Lodi Vecchio, Meleti, Portadore e Mendrisio; nel 1295 gode dei proventi di un porto e di vari mulini sul Lambro (Agnelli 1917 a, p. 408). Il monastero risulta censito nella "Talia" del 1261 (CDLaudense 1879-1885, II, 354). Dal 1440 il titolo abbaziale viene concesso in commenda, le cui rendite dal 1578 vengono unite al Collegio Germanico-Ungarico di Roma; dal secolo IX al XV i monaci amministrano la cura d'anime (Agnelli 1917 a, pp. 408-409). Nel 1690 il monastero conta dodici monaci (Descriptio 1690, p. 266). Il monastero di San Pietro viene soppresso il 21 luglio 1773 (Agnelli 1917 a, p. 413; Camagni, Timolati 1885, p. 126).

ultima modifica: 12/06/2006

[ Piero Majocchi ]