convento di Sant'Agostino sec. XIII - 1798

Convento eremitano maschile.
La prima attestazione documentaria del convento eremitano di Sant'Agostino di Cremona risale al 1262: il convento viene istituito presso la chiesa di San Giacomo in Braida, precedentemente officiata da clero secolare, che viene ridenominata Sant'Agostino e concesso a frati agostiniani; i frati amministrano la cura d'anime sino alla soppressione (Grandi 1856-1858, I, pp. 255-259; Bertinelli Spotti, Mantovani 1998, p. 109). Dal 1449 per decreto di Bianca Maria Sforza il convento viene concesso agli eremitani (Piano agostiniani della Lombardia, 1773). Nel 1773 la rendita netta ammonta a 23013.9.7 lire e il convento conta trenta frati (Piano agostiniani della Lombardia, 1773). Nel sec. XVIII il convento risulta possedere terreni nelle comunità di Casal Sigone e San Vito, delegazione VII, Provincia Superiore di Cremona (Catasti ecclesiastici, provincia cremonese). Il convento di Sant'Agostino viene soppresso nel 1798, quando con facoltà attribuita dalla legge 19 fiorile anno VI, il direttorio esecutivo della repubblica cisalpina richiamò alla nazione i beni e gli effetti appartenenti al convento degli agostiniani in Cremona, compreso nel dipartimento dell'Alto Po (Soppressione corporazioni religiose, 1 messidoro anno VI).

ultima modifica: 12/06/2006

[ Piero Majocchi ]