monastero di Sant'Agostino in Porta Nuova sec. XIII - 1798

Monastero femminile che seguiva la regola di sant'Agostino, situato in Porta Nuova, parrocchia di San Bartolomeo, nella città di Milano.
Nato prima del 1235 come casa di umiliate, seguiva la regola agostiniana (Pogliani 1985, p. 195). Nel 1428, su istanza della moglie di Filippo Maria Visconti, vennero introdotte nel monastero alcune monache provenienti dal monastero di San Bernardino in Porta Ticinese, che erano sotto il governo spirituale dei frati di Sant'Angelo, nonostante la badessa e altre monache continuassero a seguire la regola agostiniana (Sevesi 1957, pp. 212-226). Solo nel 1454 Nicolò V approvò la divisione in due enti: le clarisse diedero vita al convento di Santa Chiara, le agostiniane rimasero invece nella sede primitiva (Ordini religiosi, Sant’Agostino in Porta Nuova, Milano). Queste ultime nel 1472 ottennero da Sisto IV la clausura, passando alla fine del secolo all'osservanza. Sembra probabile l'unione con il monastero di Santa Maria d'Aurona (Ordini religiosi, Santa Maria d’Aurona, I, Milano; Ordini religiosi, Santa Maria d’Aurona, II, Milano).
Nel secolo XVIII il monastero risulta possedere terreni nei Corpi Santi di Porta Nuova della città di Milano; nelle comunità di Sabbioncello, pieve di Brivio; Dergano con Derganino, pieve di Bruzzano; San Vito, pieve di Corbetta; Cassina Savina, Desio, nella pieve di Desio; Chiaravalle ed uniti, San Donato con Triulzo, nella pieve di San Donato; Cernusco Lombardone, pieve di Missaglia; Binzago, Cesano Maderno, Seveso, nella pieve di Seveso (Possessi dei monasteri femminili, sec. XVIII).
Fu soppresso il 12 ottobre 1798 (Pogliani 1985, p. 195; Distinta soppressioni, 1796-1799).

ultima modifica: 12/06/2006

[ Lavinia Parziale ]