monastero di Santa Margherita sec. X - 1796

Monastero benedettino femminile, situato in Porta Nuova, parrocchia di San Bartolomeo, nella città di Milano.
Il primo documento relativo al monastero risale al 912 (Latuada, Descrizione, V, p. 200-204). Denominato di Santa Maria, fu detto del Gisone probabilmente dal suo fondatore, e figura con il nome di Santa Margherita solo nel 1137. A partire dal 1326 si susseguirono le aggregazioni con altri istituti: il monastero di San Giorgio di Caponago, quello di Santa Caterina Vecchio fuori dela pusterla di Porta Comasina e nel secolo XV quello di San Pietro in Caronno Pertusella (Latuada, Descrizione, pp. 80-81). Il monastero passò all'osservanza benedettina nel 1495. Nel 1507 Giulio II rese il monastero esente dall'autorità arcivescovile (Cattaneo 1961, p. 605).
A metà del XVII era indicato sotto la cura dei monaci cassinesi di San Pietro in Gessate (Ordini religiosi, Santa Margherita del Giasone, Milano).
Nel secolo XVIII il monastero risulta possedere terreni nei Corpi Santi di Porta Orientale della città di Milano; nelle comunità di Lentate, pieve di Angera; Garbatola, pieve di Nerviano; Cadrezzate, pieve di Brebbia; Novate, pieve di Bollate; Gorgonzola, capo di pieve; Caronno, Nerviano, nella pieve di Nerviano; Bellusco, Sulbiate, nella pieve di Vimercate (Possessi dei monasteri femminili, sec. XVIII) e ancora nelle comunità di Capronno, Taino, Sesto Calende, nella pieve di Angera (Catasti ecclesiastici, ducato di Milano).
Il monastero fu soppresso nel 1796 (Pogliani 1985, p. 236; Occhipinti 1978, p. 197; Zagni 1984).

ultima modifica: 12/06/2006

[ Lavinia Parziale ]