monastero di Santa Maria del Monte 1474 - 1798

Monastero femminile delle romite ambrosiane.
Le origini del monastero sono legate a Caterina da Pallanza che nel 1445 si ritirò a vita solitaria e nel 1452 fondò la congregazione delle romite ambrosiane unendosi alle "selvatiche" del Monte di Varese, che verso il 1470 abbracciarono la regola di sant'Agostino e assunsero le costituzioni del monastero di Sant'Ambrogio ad Nemus di Milano. Il 10 novembre del 1474 arrivò il riconoscimento di Sisto IV, cui seguì la clausura due anni dopo (Cattaneo, Colombo 1982, p. 28).
Le religiose in un periodo successivo chiesero la direzione dei francescani, e Innocenzo VIII ne incaricò Bernardino Caimi, superiore degli osservanti di Milano (Mosconi 1956, p. 46).
Nel secolo XVIII il monastero risulta possedere terreni nelle comunità di Sant'Ambrogio, Barasso, Casciago, Masnago, Varese, Velate ed uniti, nella pieve di Varese; Brebbia, Biandronno, nella pieve di Brebbia; Pratocentenaro, nella pieve di Bruzzano; Torba, Vedano, nella pieve di Castelseprio; Cantù, Cucciago, Intimiano, nella pieve di Galliano; Brinzio Valcuvia (Possessi dei monasteri femminili, sec. XVIII).
Il monastero fu soppresso in esecuzione del decreto del direttorio esecutivo della repubblica cisalpina 19 brumale anno VII (Soppressione corporazioni religiose, 19 brumale anno VII).

ultima modifica: 12/06/2006

[ Lavinia Parziale ]