pieve di Santa Maria Assunta sec. X - 1574

Pieve della diocesi di Bergamo. La chiesa di Santa Maria di Clusone compare quale di sede pievana fin dal X secolo, come attesta un documento di permuta risalente all'anno 909 (Pergamene archivi Bergamo 1988). A quest'epoca, infatti, il termine "ecclesia", come mostrano gli studi condotti dal Lupi e dal Mazzi, equivale a chiesa battesimale, parrocchia, plebania.
Notizie più dettagliate circa i confini della circoscrizione pievana di Clusone si possono dedurre dal primo censimento del clero bergamasco, risalente al XIII secolo. In una lista delle chiese di Bergamo sottoposte a un censo imposto dalla Santa Sede circa il 1260, Clusone risultava "caput plebis", e ad essa erano sottoposte le chiese di Sant'Andrea di Premolo, San Martino di Gorno, Santa Maria di Onore, Sant'Alessandro di Castione, San Vincenzo di Cerete, San Martino di Sovere, Santa Maria di Torre di Sovere, San Lorenzo di Gavazzo (Chiese di Bergamo sottoposte a censo).
Tra le fonti di carattere generale, succesiva attestazione della pieve di Clusone risale al XIV secolo, e precisamente a una serie di fascicoli che registrano le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi. Tra di essi, un'ordinanza del 1360 di Bernabò Visconti riportava dapprima un indice generale ("nota ecclesiarum") delle chiese e monasteri della diocesi di Bergamo, suddivise per appartenenza pievana. In questa fonte troviamo attestazione delle chiese sottoposte a Clusone, ossia: Sant'Andrea di Premolo, San Giacomo e Vincenzo di Gromo, Santa Maria di "Lonore", Sant'Alessandro di Castione, San Vincenzo di Cerete, San Martino di Sovere, Santa Maria di Sovere, San Lorenzo di "Gavazio", San Giorgio di Ardesio, San Pietro di Parre, San Pietro di Castione, Santa Maria di Gromo, San Martino di Gorno (Nota ecclesiarum 1360).
Nel XV secolo, in particolare sotto l'episcopato di Barozzi, si costituirono nuove circoscrizioni parrocchiali, alcune delle quali nella pieve di Clusone, come Rovetta, che si rese autonoma nel 1409 (Pagnoni 1992), Songavazzo, che si staccò dalla chiesa matrice di Onore nel 1404 (Pagnoni 1992), Valgoglio, nata nel 1461 per smembramento dalla comunità di Gromo (Censuale Barozzi 1464), Villa d'Ogna, che si rese autonoma dalla chiesa plebana di Clusone nel 1450 (Pagnoni 1992), Gromo San Marino, eretta parrocchiale il 12 maggio 1445 (Pagnoni 1992), Novazza separata da Valgoglio nel 1477 (Maironi da Ponte 1820), Nasolino che si rese canonicamente autonoma da Clusone con atto pubblico sottoscritto l'8 settembre 1506 (Pagnoni 1992). Risale invece al XVI secolo il processo di erezione delle parrocchie di Oneta, Ogna, Fino del Monte, Valzurio e Piario, nonché di Cerete Alto, separatasi dalla chiesa matrice di Cerete Basso nel dicembre del 1543 (Fascicoli parrocchiali, Cerete Alto).
Tanto il nucleo delle chiese originariamente dipendenti dalla pievana di Clusone, quanto il gruppo delle chiese costituitesi in parrocchie autonome tra il XV e la prima metà del XVI secolo confluirono entro la vicaria foranea di Clusone tra il 1568 e il 1574.

ultima modifica: 03/01/2006

[ Roberta Frigeni ]