parrocchia dei Santi Nazario e Celso martiri 1820 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo; fino al 1820 appartenne alla diocesi di Pavia. La pieve di Pagazzano "cum parochia sua" è citata in una bolla di papa Onorio III del 1217, tra i territori extra diocesani appartenenti alla chiesa pavese. Questa, pur essendo ubicata all’interno del territorio della diocesi di Cremona, era sottoposta al vescovo di Pavia, tant’è che veniva menzionata nel catalogo delle "Rationes decimarum" della diocesi pavese del XIV secolo. Da questo estimo censuario si ricava inoltre che dalla pieve di Pagazzano intitolata ai Santi Nazario e Celso, dipendeva la chiesa di Santa Maria "de supra Valles de Planengo" e alla sua cura erano deputati un arciprete e due canonici (Diocesi di Pavia 1995).
Nella relazione dell’arciprete in occasione della visita pastorale del vescovo di Cremona Ignazio Maria Fragagnesch, in data 26 settembre del 1783, la chiesa parrocchiale risultava intitolata ai Santi Nazario e Celso. Entro i confini della parrocchia era compreso l’oratorio campestre di San Francesco Saverio. In parrocchia esistevano tre scuole: Santissimo Sacramento, dottrina cristiana e Rosario. Il clero era composto, oltre che dal parroco, da due sacerdoti cappellani e da un chierico (Fascicoli parrocchiali, Pagazzano).
Il passaggio alla diocesi bergamasca, iniziato la con lettera apostolica di Pio VII, in cui si comunicava all’arcivescovo di Milano la decisione di staccare la parrocchia di Pagazzano dalla diocesi di Pavia per annetterla alla diocesi di Bergamo, si concluse con una comunicazione in data 9 settembre 1820. Con questa lettera, il vescovo di Pavia, Paolo Lamberto D’Allegre, al quale era stata data dall’arcivescovo di Milano la facoltà di decidere il giorno del distaccamento della parrocchia di Pagazzano, avvisava il vicario capitolare di Bergamo di aver fatto in modo che dal giorno 25 settembre iniziasse su questa parrocchia la giurisdizione del vescovo di Bergamo (Fascicoli parrocchiali, Pagazzano). Il vicario foraneo di Spirano, in data 20 ottobre 1820, redigeva una relazione in merito alla chiesa parrocchiale dei Santi Nazario e Celso di Pagazzano. I parrocchiani erano 687 di cui comunicati 417. Per la loro cura, vi erano un arciprete, con il titolo di vicario foraneo, e un sacerdote confessore. L’unico oratorio sussidiario presente era intitolato a San Francesco Saverio ed era contiguo al camposanto. Non esisteva, in quel periodo, nessuna confraternita né scuola ma si teneva la scuola della dottrina cristiana (Fascicoli parrocchiali, Pagazzano). Entro la serie dei registri manoscritti relativi allo Stato del clero della diocesi di Bergamo, circa l’anno 1822, contenenti le relazioni dei vicari foranei sull’assetto delle parrocchie da essi visitate, la parrocchia di Pagazzano risultava inserita nella vicaria di Spirano (Stati del clero 1822) in cui rimase fino alla successiva ridefinizione della struttura territoriale della diocesi.
Nel 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia dei Santi Nazario e Celso martiri di Pagazzano fu aggregata alla zona pastorale XI, insieme alle parrocchie della vicaria di Ghisalba e a quelle della vicaria di Romano di Lombardia (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi è entrata a far parte del vicariato locale di Ghisalba-Romano (decreto 27 maggio 1979).

ultima modifica: 05/09/2005

[ Veronica Vitali ]