parrocchia di San Martino vescovo sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Esiste attestazione dell’esistenza della parrocchia di Entratico almeno dal 24 ottobre 1575, data della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo. Nella chiesa parrocchiale di San Martino a Entratico, nella pieve di Mologno, c’erano quattro altari e godeva di una rendita del beneficio parrocchiale pari circa a 200 lire imperiali. Era registrata la presenza del solo "rector" che aveva la cura di circa 310 parrocchiani, di cui 160 comunicati. Si teneva la scuola della dottrina cristiana ed era presente la scuola del Santissimo Sacramento. Nei confini della parrocchia esisteva l’oratorio campestre di Santa Maria di Loreto (Visita Borromeo 1575). Verso la metà del XVII secolo, durante la visita pastorale del vescovo Barbarigo, la parrocchia di Entratico risultava essere aggregata alla vicaria di Mologno. Era attestata con un beneficio dal reddito di 30 scudi. Il clero era composto da due sacerdoti. Le confraternite presenti erano quelle del Santissimo Sacramento e del Rosario; vi era inoltre la scuola della dottrina cristiana (Montanari 1997). Nel sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1667 dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale di Entratico, sotto l’invocazione di San Martino, figurava compresa nella pieve di Mologno. Nella parrocchia erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. Entro i confini della parrocchia esisteva un oratorio dedicato all’Annunciazione della Beata Vergine Maria. Il clero era costituito dal curato titolato che era preposto alla cura di 331 parrocchiani, di cui comunicati 201(Marenzi 1666-1667). Nella serie degli Stati del clero della diocesi, a partire dal 1734, la parrocchia di Entratico risultava compresa nella vicaria di Borgo di Terzo. Nello stato del clero del 1763, tuttavia, la parrocchia di Entratico risultava essere capovicaria, poiché in quell’anno il parroco era vicario foraneo (Stati del clero 1734-1822). Nella relazione fatta dal parroco di Entratco in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 27 agosto 1780, si annotava che la chiesa parrocchiale aveva tre altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento e al secondo, della Beata Vergine del Santissimo Rosario, era istituita l’omonima confraternita. Entro i confini della parrocchia erano registrati gli oratori della Beatissima Vergine dell’Annunciata e quello privato di San Nazario. Inoltre era presente il luogo pio della Misericordia. Il clero era costituito da un parroco beneficiato e da altri due sacerdoti. Si esercitava la pratica della dottrina cristiana (Visita Dolfin 1778-1781). Nello Stato del clero della diocesi di Bergamo del 1861, la parrocchia di Entratico era compresa nel vicariato di Borgo di Terzo. Aveva la cura di 581 anime e di un oratorio dipendente, quello della Beata Vergine Annunciata. Il clero era costituito dal parroco, da un coadiutore parrocchiale e da altri due sacerdoti (GDBg).
Nel 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia di San Martino vescovo di Entratico fu aggregata alla zona pastorale XVI composta dalle parrocchie della vicaria di Trescore e di Borgo di Terzo (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi è entrata a far parte del vicariato locale di Trescore (decreto 27 maggio 1979).

ultima modifica: 31/08/2005

[ Veronica Vitali ]