comune di Gavardo sec. XIV - 1797

Il comune di Gavardo entrņ a fare parte della Serenissima nel 1427, avendo subito in precedenza le dominazioni degli Scaligeri (nel 1330), del re Giovanni di Lussemburgo (1331), dei Castelbarco, per tornare agli Scaligeri nel 1362, quindi dei Visconti; sotto questi ultimi Gavardo fu a capo della quadra cui erano assoggettati gran parte dei comuni facenti parte della bassa valle Sabbia. Dopo la dedizione a Venezia fu capoluogo della quadra di Gavardo e sede delle magistrature ad essa collegate. Il comune, che contava nel 1493 1640 anime (Medin 1886), contava all’inizio del ’600 circa 500 fuochi e 2000 anime, con le entrate che ammontavano a 1000 ducati annui, ricavate dalla locazione di una segheria, una fucina con tre fuochi, cinque ruote di mulino e altri immobili (Da Lezze 1610).
Organo principale di autogoverno era la vicinia generale che eleggeva la vicinia dei quaranta, che a sua volta provvedeva ad eleggere il consiglio dei dodici o speciale (i cui membri a turno ricoprivano la carica, mensile, di console), il cancelliere, il massaro, i 48 campari (quattro per ogni mese), l’estimatore ed i sindici. Era poi, in quanto capo di quadra sede di un vicario, gentil uomo bresciano, giudice in civile (Da Lezze 1610; AC Gavardo, Inventario).
Nel 1764 vi erano 1433 anime (Descrizione generale 1764).

ultima modifica: 27/10/2002

[ Giovanni Zanolini ]