quadra di Gavardo sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 la quadra di Gavardo comprendeva i comuni di Gavardo, Valsabiis (forse Vallio), Prandalio, Soiano, Paitone, Nuvolento, Nuvolera, Serle, Mazzano, Virle e Molina; durante la dominazione veneta della quadra fecero parte Gavardo, Nuvolera, Nuvolento, Sopraponte, Paitone, Goglione, Prandaglio, Serle, Soprazocco, Villanuova, Vallio (Valentini 1898; Elenco comuni Territorio di Brescia, 1679; Descrizione generale 1764; Fé d’Ostiani 1908). Nel 1764 la quadra contava complessivamente 7538 anime (Descrizione generale 1764).
Nel 1733 sembra non comprendesse Prandaglio (Mazzoldi 1966).
Nel 1493 era abitata da 6000 anime (Medin 1886), mentre all’inizio del ’600 la quadra contava 1800 fuochi e 9800 anime. Il consiglio della quadra si riuniva in Gavardo in occasione di decisioni riguardanti l’imposizione o la ripartizione dei carichi fiscali; all’adunanza partecipava anche il vicario, che aveva giurisdizione in civile fino a lire 5; Gavardo era infatti sede di vicariato minore (Zanelli 1912; Da Lezze 1610; AC Gavardo, Inventario).
La quadra ottenne la separazione dal territorio ed altri privilegi fiscali sul finire degli anni ottanta del XV secolo (Parzani 1983, p. 60), privilegi che vennero riconfermati nel 1612 quando la quadra venne equiparata dal punto di vista delle esenzioni fiscali alle Valli Trompia e Sabbia (Zulian 1935).

ultima modifica: 09/01/2006

[ Giovanni Zanolini ]