quadra di Rovato sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 la quadra di Rovato comprendeva i comuni di Rovato, Ospitaletto, Cazzago, Calino, Bornato, Passirano, Paterno, Camignone, Castegnato, Travagliato, Torbole, Casaglio, Roncadelle; all’inizio della dominazione veneta della quadra fecero parte Rovato, Coccaglio, Erbusco, Calino, Cazzago, Camignone, Bornato, Passirano e Paderno, dal 1429; negli statuti del 1473 il comune di Cazzago non risulta più fare parte della quadra (Valentini 1898), ma essendo citato nella descrizione del 1493 dovrebbe trattarsi di una svista; in tale descrizione Bornato è citato con Monterotondo, e Camignone con Fantecolo e la quadra aveva allora 10730 anime (Medin 1886).
All’inizio del ’600 la quadra era invece così composta: Rovato, Coccaglio, Bornato, Calino, Passirano, Camignone con Fantecolo, Monterotondo, Cazzago, Erbusco, Paderno, per un totale di 2280 fuochi e 13700 anime (Da Lezze 1610), come confermato anche nel 1733 (Mazzoldi 1966). Nel 1679 e nel 1764 appartenevano alla quadra di Rovato i seguenti comuni: Rovato, Coccaglio, Erbusco, Cazzago, Calino, Bornato, Monterotondo, Passirano, Paderno e Camignone, mentre Fantecolo era citato nella quadra di Gussago unitamente a Provezze. Nel 1764 contava complessivamente 11240 anime (Elenco comuni Territorio di Brescia, 1679; Descrizione generale 1764).
Nel 1796 risultava comprendere anche Urago d’Oglio (Fé d’Ostiani 1908), dal Da Lezze considerato come terra di giurisdizione dei Martinengo e nel 1764 enumerato tra le terre esenti (Descrizione generale 1764).
Era sede di vicariato maggiore (Zanelli 1912) ed il vicario, mandato dalla città, giudicava fino alla somma di lire 5 ed era pagato parte dalla città e parte dai comuni della quadra. Le quadre di Rovato e di Gussago formavano la Franciacorta, la quale godeva delle stesse esenzioni delle valli Trompia e Sabbia, pur non essendo separate dal territorio bresciano (per il quale motivo doveva contribuire al pagamento delle tasse de soldati) (Da Lezze 1610; Zulian 1935).
Da una raccolta di privilegi si è portati ad ipotizzare che anticamente, sempre però in epoca veneta, facessero parte della quadra anche Cologne, Adro e Torbiato (Racheli 1894).
La quadra aveva un consiglio formato dai deputati che rappresentavano i comuni costituenti la quadra stessa. Ci è pervenuto un unico registro di deliberazioni del consiglio della quadra, datate 1654. I comuni rappresentati sono gli stessi citati dal Da Lezze ad esclusione di Monterotondo che non compare mai. Il numero dei deputati inviato da ciascun comune al consiglio di quadra varia da comune comune: Passirano, Coccaglio e Erbusco sono in genere rappresentati da due deputati, Rovato da dieci, gli altri da un unico consigliere. Dallo stesso registro sappiamo che all’epoca esistevano anche il massaro e il cancelliere della quadra (Libro delle provvisioni della quadra di Rovato, 1654).

ultima modifica: 09/01/2006

[ Giovanni Zanolini ]