comune di Volciano sec. XIV - 1797

Citato per la prima volta in un atto del 1300 (Venturini 1994), il comune di Volciano già nel 1344 annoverava tra i suoi ufficiali consoli e rettori (Bettoni 1880, III, doc. LVI): risale infatti a quella data un processo del comune contro la pieve di Salò, per la difesa dei propri diritti.
Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493 (Medin 1886), popolato da 1332 anime, all’inizio del ’600 apparteneva alla quadra di Salò, ed era formato dalle terre di Trobiolo, Navone, Gazzane, Liano, Ruca o Rucco e Agneto (Da Lezze 1610).
Secondo gli ordini del comune risalenti al secolo XV il comune era governato da una vicinia costituita da 36 uomini; tra di essi erano elette dodici persone che costituivano il consiglio speciale, ciascuna delle quali svolgeva per un mese le funzioni di console del comune. Gli ufficiali del comune di maggior importanza erano, oltre al console, i ragionati, il notaio, il ministrale, il massaro e i campari (Ordini di Volciano, sec. XV, cc. 4-8). La vicinia eleggeva anche due giusdicenti detti giudici delle appellazioni che duravano in carica un mese e avevano il compito di giudicare in seconda istanza (Ordini di Volciano, c. 13v).
Va segnalata una particolarità nell’organizzazione del comune: all’inizio del XVII secolo il comune di Volciano era formato da “comunelli” (così come risulta per la Pertica) come testimoniato dalle deliberazioni delle vicinie di Trobiolo Agneto e Rucco (Venturini 1994). Si tratta con ogni probabilità di qualcosa di simile alle “ville” di Polpenazze (le cui testimonianze sono più complete) relative soprattutto alla gestione economica di beni comuni.

ultima modifica: 27/10/2002

[ Giovanni Zanolini ]