ufficio provinciale dell'industria e del commercio 1944 - 1966

Dopo la caduta del fascismo venne stabilito di ricostituire enti ed amministrazioni che ricalcassero competenze, funzioni e ruolo sia degli organi camerali del periodo liberale, che dei consigli provinciali economici e degli uffici periferici del Ministero dell'industria attivati durante il periodo fascista, quando, peraltro, lo stesso Ministero era stato sostituito dal Ministero delle corporazioni (decreto 2 luglio 1926). Con il decreto legge luogotenenziale 21 settembre 1944, n. 315 (decreto legge 21 settembre 1944), vennero infatti istituite sia le Camere di commercio, industria ed agricoltura (vedi voce relativa) che, per quanto più interessa in questa sede, gli Uffici provinciali dell'industria e del commercio.

Questi ultimi furono concepiti come amministrazioni periferiche con competenza provinciale del Ministero dell'industria, del commercio e del lavoro, costituito con la soppressione del Ministero delle corporazioni, in base al regio decreto 9 agosto 1943, n. 718 (decreto legge 9 agosto 1943). Dal 1945 gli Uffici provinciali dell'industria e del commercio passarono alle dipendenze del Ministero dell'industria e del commercio, che con il decreto legislativo 21 giugno 1945, n. 377 aveva perso le proprie attribuzioni in materia di lavoro e previdenza sociale (decreto 21 giugno 1945).

Secondo il decreto legge luogotenenziale 21 settembre 1944, n. 315, agli Uffici provinciali dell'industria e del commercio spetta, oltre alle funzioni di cui sono per legge competenti, il compito di curare l'esecuzione degli atti e dei provvedimenti del Ministero dell'industria e di segnalare il movimento economico della provincia (decreto legge 21 settembre 1944).

Secondariamente, gli uffici provinciali possono, ma il decreto specifica "in maniera facoltativa", svolgere i compiti di segreteria delle camere di commercio, nel caso che queste lo richiedano a mezzo del presidente della giunta e previa autorizzazione del Ministero dell'industria.

Il personale degli Uffici provinciali dell'industria e del commercio è composto da un direttore, funzionario governativo appartenente ai ruoli dirigenziali del Ministero dell'industria e da alcuni impiegati dipendenti delle camere di commercio. Le spese di funzionamento degli uffici sono posti a carico delle camere, ad eccezione di quelle relative allo stipendio e al trattamento di pensione del personale statale, cui provvede il Tesoro dello Stato, salvo rimborso da parte delle camere.

A seguito del decreto del presidente della Repubblica 28 giugno 1955, n. 620 molte funzioni precedentemente esercitate dagli Uffici provinciali dell'industria e del commercio sono state devolute alle camere di commercio (decreto 28 giugno 1955). Questo provvedimento, preso nel corso del periodo ricordato come 'decentramento burocratico' ha fatto perdere gran parte della propria ragion d'essere agli uffici provinciali, che tuttavia hanno continuato ad esistere espletando altri compiti loro affidati da leggi o da disposizioni ministeriali.

Tra i compiti passati alle camere di commercio ricordiamo come più significativi:

  • La ricezione e successiva registrazione delle denunce di costituzione, modificazione e cessazione delle imprese; il rilascio dei relativi certificati ed il disbrigo di tutte le pratiche ed affari inerenti a tale materia;
  • L'esercizio, in tema di disegni e modelli di fabbrica, delle attribuzioni non attribuite per legge agli uffici dell'amministrazione centrale dello Stato;
  • Il rilascio di certificati di origine delle merci e delle carte di legittimazione per i viaggiatori di commercio;
  • La formazione di mercuriali e listini prezzi (salvo quanto disposto, per i listini di borsa, dalla legislazione di settore);
  • L'esecuzione, su richiesta dell'amministrazione centrale, degli atti e dei provvedimenti del Ministero dell'industria e del commercio e, col consenso di questo, l'espletamento di determinati incarichi per conto di altri dicasteri.

La legge 26 settembre 1966, n. 972 (legge 26 settembre 1966), mutando la denominazione del Ministero dell'industria e commercio in quella di Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato, modificò anche le denominazioni delle camere di commercio e degli uffici provinciali dell'industria e del commercio, che furono rispettivamente rinominati Camera di commercio, industria e artigianato ed Ufficio provinciale dell'industria, del commercio e dell'artigianato (UPICA - vedi voci relative).

ultima modifica: 12/06/2006

[ Fulvio Calia ]