ufficio tecnico di finanza 1881 - 1936

Nel 1861, al momento dell'unificazione italiana, sull'intero territorio nazionale esistevano 25 differenti catasti vigenti in altrettanti compartimenti territoriali già inclusi negli stati preunitari. Ciascuno di tali catasti era stato realizzato seguendo criteri di accatastamento particolari e veniva conservato con modalità operative autonome.

Gli stessi atti risultanti dalle operazioni di impianto e di aggiornamento di questi catasti, promosse dai vari uffici degli antichi stati preunitari preposti alla loro attuazione e conservazione, presentavano rilevanti differenze formali e sostanziali. Questa situazione determinava gravi sperequazioni nell'applicazione delle imposte gravanti sugli immobili nelle varie parti del paese e nella distribuzione dei carichi fiscali fra i contribuenti.

Nel 1871 era stata istituita (decreto 2 marzo 1871) una apposita Commissione per la perequazione dell'imposta fondiaria, che aveva l'incarico di verificare la situazione dei catasti in Italia e di predisporre un progetto per un nuovo catasto, che avrebbe risolto i gravi problemi di giustizia fiscale e di certezza del diritto indotti delle difformità di accatastamento esistenti nel territorio nazionale.

Con la legge 11 agosto 1870, n. 5784 e con il regolamento 5 giugno 1871, n. 267, inoltre, venne varata l'attuazione del catasto dei fabbricati (legge 11 agosto 1870).

Il regio decreto 6 marzo 1881, n. 120, ebbe il compito di meglio definire il quadro delle strutture periferiche dell'amministrazione catastale, prevedendo l'istituzione degli Uffici tecnici di finanza, organi dell'amministrazione periferica con competenza provinciale ed espressamente preposti ai servizi del catasto e ad altri servizi di natura tecnica e fiscale; questi Uffici vennero posti alle dipendenze della Direzione generale delle imposte dirette e del catasto del Ministero delle finanze (decreto 6 marzo 1881).

Lo stesso decreto del 1881 dispose anche la soppressione degli Uffici tecnici del macinato esistenti in sede periferica con competenza sulla tassa del macinato che colpiva le produzioni agricole e della omonima Direzione esistente presso il Ministero, e stabilì che le loro attribuzioni fossero esercitate dagli stessi Uffici tecnici di Finanza di nuova istituzione (art. 4). Infine, lo stesso provvedimento del 1881 indicò che gli ingegneri aggiunti già in servizio presso i soppressi Uffici tecnici del macinato avrebbero conservato gli stipendi attuali ed avrebbero prestato la loro opera presso gli Uffici tecnici di finanza, prefigurando un loro graduale assorbimento nei ruoli di questi uffici (art. 5).

Con la legge 1 marzo 1886, n. 3862 viene finalmente stabilita l'attuazione di un nuovo catasto geometrico particellare dei terreni fondato su criteri di attuazione uniformi per tutto il territorio nazionale (legge 1 marzo 1886). La stessa legge istituisce un Ufficio generale del catasto dipendente dal Ministero, con competenze tecniche e amministrative e ad esso vengono assegnati compiti di direzione e vigilanza sulle operazioni catastali e sulle attività svolte dall'Ufficio tecnico di finanza.

Tra le principali attribuzioni degli Uffici tecnici di finanza si ricordano qui quelle inerenti:

  • Il demanio e le consulenze tecniche erariali;
  • L'applicazione dell'imposta di fabbricazione, il suo accertamento e l'ispezione nelle fabbriche e nelle officine;
  • Il riscontro periodico delle variazioni di consistenza dei beni accatastati e l'aggiornamento della cartografia catastale e degli atti correlati (registri partitari);
  • La conservazione del catasto attraverso l'aggiornamento dell'intestazione delle partite catastali.

A poco più di cinquant'anni dalla loro istituzione, gli Uffici tecnici di finanza mutarono la loro denominazione (decreto 22 ottobre 1936) in quella di Uffici tecnici erariali. Sebbene le competenze dei nuovi organi periferici del Ministero delle finanze restassero identiche, il provvedimento (vedi voce relativa) dispose un'organizzazione più efficiente di una struttura che, nonostante le tante e rilevanti prerogative, nei primi decenni di vita aveva sofferto proprio della mancanza di un sistema organizzativo funzionale e ben articolato.

ultima modifica: 12/06/2006

[ Fulvio Calia ]