comune di Cassina Rizzardi sec. XIV - 1757

Già citata come “Cassina Rizzardi” nel “Liber consulum civitatis Novocomi”, dove sono riportati i giuramenti prestati dai consoli dei comuni del comasco dal 1510 sino all’anno 1551 (Liber consulum Novocomi, 1510-1535), la terra di “Cassina Rizarda”, costituita da 15 fuochi, risultava compresa nel 1652 tra quelle che componevano la pieve di Fino (Focolari pievi di Fino, Zezio, Ugiate, 1652). Nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751, Cassina Rizzardi era sempre inserito nella pieve di Fino, ed il suo territorio comprendeva anche i cassinaggi di Molino e Molinello (Compartimento Ducato di Milano, 1751).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune di Cassina Rizzardi, che contava 185 abitanti, aveva aggregato i comuni di Boffalora, Monticello e Ronco. Disponeva di consiglio che si radunava, convocato dal console con il suono della campana, e che deliberava a maggioranza dei voti.
Gli ufficiali del comune erano il cancelliere ed il console, regolarmente retribuiti, oltre a due sindaci, eletti dal consiglio.
Incaricato della riscossione dei carichi e dei pagamenti delle spese era un unico esattore eletto in base alla migliore offerta presentata. Cassina Rizzardi era sottoposto alla giurisdizione del podestà di Como al quale il console inoltrava le denuncie (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3026).
Il comune di Cassina Rizzardi con Boffalora, Monticello e Ronco compare nell’“Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano” del 1753 ancora appartenente alla pieve di Fino (Indice pievi Stato di Milano, 1753).

ultima modifica: 13/10/2003

[ Domenico Quartieri ]