parrocchia di Sant'Ilario di Poitiers 1629 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Como. Nel 1592, al tempo della visita pastorale del vescovo Feliciano Ninguarda in Valcuvia, la comunità di Bedero contava 25 fuochi, per un totale di 130 anime. Nel paese sorgeva la "ecclesia parochialis", separata dalla matrice di San Lorenzo, dedicata a Sant'Ilario, nella quale officiava, mancando un "parocus" titolare, il vicecurato di Rancio, per incarico del vicario foraneo e preposito di Cuvio. Il motivo dell'assenza di un sacerdote titolare era una lite insorta tra il "pagus" di Bedero e quello di Brinzio, che pretendeva che la chiesa di Bedero fosse unita alla propria. Nel frattempo, per la comunità di Bedero, nei giorni festivi, celebrava la messa un cappellano dell'abbazia della Valganna, della diocesi milanese, con l'autorizzazione del vicario foraneo e preposito di Cuvio. Tale abbazia era stata incorporata all'ospedale maggiore di Milano ad opera del pontefice Pio IV e, poiché le terre adiacenti al "pagus" di Bedero spettavano in massima parte al diretto dominio dell'abbazia, l'ospedale inviava ogni anno agli abitanti di Bedero una parte dei redditi dell'abbazia, e, intanto, nella chiesa di Bedero celebrava un cappellano dell'abbazia (Visita Ninguarda 1589-1593). La parrocchia di Bedero fu eretta il 29 maggio 1629, con territorio smembrato da Canonica (Visita Ferrari, Vicariato di Cuvio). Nel 1651 la chiesa di Sant'Ilario di Bedero è attestata come parrocchiale nel vicariato e pieve di Cuvio, territorialmente compresa nel ducato di Milano. Dalla stessa fonte si ricava che l'erezione in parrocchia sarebbe stata voluta dal vescovo Lazzaro Carafino (Ecclesiae collegiatae 1651).
Nello stato di tutte le chiese parrocchiali della città e diocesi di Como, spedito nel 1773 dal vescovo Giambattista Mugiasca al governo di Milano la chiesa di Bedero figura stranamente come viceparrocchiale; secondo questa fonte, i redditi del viceparroco risultavano derivare dalla comunità per lire 400; da emolumenti di stola per lire 14; la viceparrocchia contava 321 anime (Nota parrocchie diocesi di Como, 1773). Nel 1788, la parrocchia di Sant'Ilario, nella pieve di Cuvio, era di patronato della comunità. Essa contava circa 354 anime (Sistemazione parrocchie diocesi di Como, 1788). La chiesa di Sant'Ilario di Bedero è attestata alla fine del XVIII secolo come parrocchia nella pieve e vicariato di Cuvio territorialmente compreso nel ducato di Milano (Ecclesiae collegiatae 1794).
Nel 1892, all'epoca della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari, entro i confini della parrocchia di Bedero Valcuvia, di nomina patronale, non esistevano né chiese né oratori, al di fuori della parrocchiale. Nella chiesa parrocchiale di Sant'Ilario vescovo di Poitiers e dottore si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento sia maschile che femminile. Il numero dei parrocchiani era 485 (Visita Ferrari, Vicariato di Cuvio).
Nel corso del XX secolo la parrocchia di Bedero è sempre stata compresa nel vicariato foraneo di Cuvio, fino al decreto 29 gennaio 1968 per l'istituzione delle zone pastorali nella diocesi di Como, in seguito al quale fu assegnata alla zona pastorale XVI delle Valli Varesine e al vicariato di Canonica (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968); con decreto 10 aprile 1984 è stata inclusa nel vicariato B delle Valli Varesine (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Alessandra Baretta ]