parrocchia di San Donnino sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Como. La chiesa di San Donnino risulta elencata nella pieve di Zezio, nel quartiere di porta Torre, fin dalla fine del XIII secolo (Perelli Cippo 1976).
La parrocchia di San Donnino di Como è citata in un documento ("solutio ficti") del notaio Giovanni Zobio del 18 febbraio 1430 (Index alphabeticus). Nell'elenco del clero allegato agli atti del sinodo convocato nel 1565 dal vescovo Gianantonio Volpi, compare il "prepositus" della chiesa di San Donnino di Como (Sinodo Volpi 1565).
San Donnino, citata anche come prepositura noncupativa, è attestata certamente come parrocchia negli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Ninguarda alla fine del XVI secolo nella città di Como; il numero di parrocchiani era di 612 di cui 461 comunicati, entro dei confini della città, e di 1826 di cui 1138 comunicati all'esterno (Visita Ninguarda 1589-1593).
Nel compendio delle croniche del clero della diocesi di Como risalente al 1619 la chiesa prepositurale di San Donnino figurava tra le parrocchie della città di Como (Compendio delle croniche 1619). Nel 1651 la parrocchia di San Donnino, citata come prepositurale noncupativa, compariva tra le parrocchie cittadine (Ecclesiae collegiatae 1651).
Nel 1766, durante la visita del vescovo Giambattista Mugiasca nella città di Como, nella chiesa prepositurale di San Donnino, erano istituite la confraternita di San Donnino sotto il titolo della Beata Vergine Assunta, eretta dal vescovo Gianantonio Volpi l'1 dicembre 1569; la confraternita della Dottrina Cristiana, eretta canonicamente dal vescovo Carlo Ciceri nel 1684; il sodalizio ecclesiastico della Pietà, eretto l'1 maggio 1712 dal vescovo Giuseppe Olgiati nella chiesa prepositurale di San Benedetto e trasferito in San Donnino il 7 febbraio 1752 dal vescovo Agostino Maria Neuroni. A quest'ultimo sodalizio era aggregata la confraternita del Cuore di Gesù, canonicamente eretta dal vescovo Agostino Maria Neuroni. Il numero dei parrocchiani era di 754 di cui 491 comunicati. Entro i confini della parrocchia di San Donnino esistevano le chiese filiari della Beata Vergine Addolorata a porta Torre; San Leonardo, del collegio delle monache orsoline; San Paolo; Santa Cecilia, annessa al monastero; Santissima Trinità, annessa al monastero (Visita Mugiasca, Città II).
Nello stato di tutte le chiese parrocchiali della città e diocesi di Como spedito dal vescovo Mugiasca al governo di Milano nel 1773, la prepositura nuncupata di San Donnino aveva redditi fissi per lire 668.10; da emolumenti di stola per lire 280; da un ulteriore beneficio sotto il titolo di chiericato per lire 290 (Nota parrocchie diocesi di Como, 1773). Nel 1781, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la prepositura di San Donnino di Como possedeva fondi per 177.3 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 898 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nel 1788 entro i confini della parrocchia di San Donnino, compresa nella città di Como, esisteva l'oratorio dell'Addolorata a porta Torre (Sistemazione parrocchie diocesi di Como, 1788).
In base al decreto 22 giugno 1805 sulla riunione delle parrocchie nelle venti città principali del regno d'Italia la parrocchia di San Donnino fu conservata "senza riunione di altre parrocchie" (decreto 22 giugno 1805) (Bollettino leggi Regno d'Italia 1805).
Secondo quanto si desume dal confronto con la "nuova divisione dei distretti compresi nel Regno d'Italia e spettanti alla diocesi di Como per le scuole normali" compilata nel 1816, la parrocchia di San Donnino risultava elencata tra le parrocchie cittadine comprese nella "pieve detta urbana" (Distrettuazione pievana diocesi di Como, 1816).
Nel 1902, anno della visita pastorale del vescovo Teodoro Valfré di Bonzo nella città di Como, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 1304.20; esisteva inoltre un beneficio vicariale. I parrocchiani erano 1600. Nel territorio parrocchiale esistevano la chiesa filiare di Santa Cecilia, detta della Madonnina, e la cappella od oratorio interno alle carceri in via Giovio, di proprietà dello stato. Nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita maschile e femminile del Santissimo Sacramento sotto l'invocazione della Beata Vergine Assunta. La parrocchia era di libera collazione e risultava compresa tra le parrocchie urbane (Visita Valfré di Bonzo, Città e Pieve di Zezio).
Dal 1938 la parrocchia di San Donnino di Como è stata compresa nel vicariato orientale di Como (decreto 1 gennaio 1938 I/1) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1938), fino al decreto 29 gennaio 1968, in seguito al quale fu assegnata alla zona pastorale I di Como e al vicariato di Como (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968); con decreto 10 aprile 1984 è stata inclusa nel vicariato A di Como centro (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Marina Regina ]