contado di Cremona 1757 - 1786

In data 9 gennaio 1756 fu emanata la Riforma al governo alla città e alla provincia di Cremona che anticipava la ripartizione del contado cremonese in sedici delegazioni che trovò concreta attuazione nel compartimento territoriale emanato in data 10 giugno 1757 (edittto 9 gennaio 1756; editto 10 giugno 1757). A capo di essa fu posto il consiglio generale dei decurioni della città e provincia, mentre l’ordinaria amministrazione spettava a un organo esecutivo ristretto: la congregazione dei prefetti al governo o del patrimonio. La provincia di Cremona era costituita dalla città unita ai cosiddetti Corpi Santi, dalla comunità delle Due Miglia, che era la delegazione I, dalle sei delegazioni (II-VII) della provincia superiore, dalle nove delegazioni (VIII – XVI) della provincia inferiore, dalla giurisidizione della Calciana e dalle comunità di Castelleone, Fontanella, Pizzighettone con Gera e Regona e Soncino che cositituivano terre separate. Ciascuna delegazione eleggeva un vocale, membro del Consiglio generale della città e provincia , e un cancelliere delegato (Cuccia 1977; Capra 1987; Mozzarelli 1982; Liva 1998).
La delegazione I era costituita dalla comunità delle Due Miglia, che a sua volta comprendeva i quartieri di Boschetto, Picenengo, del Battaglione, Sant’Ambrogio, San Bernardo e San Felice; la delegazione II della provincia superiore era costituita dai comuni di Antegnate, Barbada con Zaccarola e Mirandola, Covo, Fornovo, Isso con Caselle, Cassina Bronzona, Cassina Famosa, Cassina de’ Secchi e Cassina Ferrabona, Antegnate; la delegazione III i comuni di Albara con Salvarola de’ Patti, Salvarola de’ Vassalli e Ronco Todeschino, Casaletto di sopra, Cumignano con Castelletto Barbò, Fiesco con Santa Marta, Romanengo del Rio con Melotta, Ticengo, Trigolo con Moscona; la delegazione IV i comuni di Acqua Lunga Badona, Azzanello, Barzaniga con Cassina Barbova, Bordolano con Crotta Nova di Bordolano, Casal Morano, Castel Visconti, Genivolta con Dosso Stelluzzo, Mirabello; la delegazione V i comuni di Ca Nova con Olzano, Cappella Cantone con Santa Maria Sabbione, Cornaletto, Corte Madama, Formigara, Gombeto, Grontorto, Oscasale, San Bassano, Soresina, Zanengo; la delegazione VI i comuni di Acqua Nera, Annicco, Breda de’ Bugni con Castagnino Secco, Breda Longa, Cà Nova del Morbasco, Castel Novo Bocca d’Adda, Castel Novo del Zappa Corrado, Cavatigozzi con Passirano, Cortetano con Valcarengo, Costa Sant’Abramo con Cura d’Affaitati, Crotta d’Adda, Farfengo, Fengo, Grumello, Licengo con Castelletto Anghinore, Luignano, Ossolaro, Paderno, Polengo con Casarosio, San Gervaso, Sesto e Spinadesco; la delegazione VII i comuni di Campagnola, Casalbuttano, Casalsigone, Cavalera con Mancapane, Cignone, Corte de’ Cortesi con Cantonada, Dosso Baroardo, Livrasco con Cà de’ Stirpi, Marzalengo, Monasterolo con Gallarano, Olmeneta con Trecchina, San Martino delle Ferrate e Cà del Botto, Ossolengo con Costa Santa Caterina, Pozzaglio, San Martino in Belliseto con Borgo Novo Cappello, San Vito; la delegazione VIII, prima della provincia inferiore cremonese, era costituita dai comuni di Alfiano Novo e Vecchio, Aspice, Barbiselle, Bertana Bocida, Bettenesco, Carpaneda con Dosimo e Villasco, Castel Novo Gerardi, Corte de’ Frati con Noce Garione, Gambina con Barchetti, Grimone, Grontardo, Levata, Persico con Persichello e Acqua Longa Sant’Abbondio, Prato con San Pietro Delmona, Quistro, Robecco, San Sillo, Scandolara Ripa d’Oglio, Solarolo del Persico, Villa Nova con Brazzoli; la delegazione IX dai comuni di Ardole San Marino, Bagnarolo, Cà de’ Bonavogli, Cà de’ Cervi, Cà de’ Marozzi con Cà d’Alemani, Cà de’ Quintani, Cà de’ Sfondrati con Cà de’ Sprezagni, Cà de’ Stefani con Baccanello e Cà de’ Mainardi, Cicognolo con Castel Manfredi, Gadesco con Cà de’ Mari, Gazzo con Compagni, Malagnino con Ronco Malagnino, Sant’Ambrogio, Malongola, Santa Lucia Lama, Vigolo e Cervellara, Montanara con Redondesco; la delegazione X dai comuni di Alfeo con Castel Celano e Reboana, Bonemerse con Farisengo, Cà de’ Staoli, Carettolo con Casazza, Cella con Campagna, Fontana, Forcello con Lago Scuro, Gere de’ Caprioli, Gere del Pesce con Gere de’ Zaneboni, Isola de’ Pescaroli, Longardore con Casaletto Nadalino, Pieve d’Olmi con Borlenga, Bardella, Cappellana, Gambina e Cà de’ Gatti, Porto con Sommo, Pugnolo, San Daniele, San Fiorano, San Lorenzo Mondinari, Santa Margarita, San Salvadore, Solarolo Paganino, Sospiro, Stagno Pagliaro, Straconcolo, Tidolo; la delegazione XI dai comuni di Bina Nova, Cansero, Cappella de’ Picenardi, Castel Novo del Vescovo, Dosso Pallavicino, Gabbianeta, Monticello Ripa d’Oglio con Cà de’ Ferrari, Pescarolo, Pessina con Sant’Antonio d’Anniata, Pieve Terzagno, Stilo de’ Mariani, Villa Rocca con Quadri; la delegazione XII dai comuni Brolpasino, Cà d’Andrea con San Pietro Medegallo, Cà de’ Gaggi, Fossa Guazzona, Isolello, Pieve San Maurizio, Pozzo Baronzio, Ronca de’ Golferammi, San Lorenzo de’ Picenardi con Cà Nova de’ Biazzi, Torre d’Angiolini, Torre Malamberti; la delegazione XIII dai comuni di Cà de’ Corti con Cà de’ Cagliani, Casalorzo Boldori con Cà de’ Pedroni, Casalorzo Boldori con Cà de’ Pedroni, Casalorzo Geroldi, Cà Nova d’Offredi, Cingia de’ Botti con Pieve Gurata, Mottaiola de’ Coppini e Castelletto di sotto, de’ Rovere con Cà de’ Novelli, Dosso de’ Frati, Motta Baluffi con Bellozza, Solarolo Monasterolo, Vedeseto con Gurata; la delegazione XIV dai comuni di Breda Guazzona con Gattarolo Bonserio e Gattarolo Cappellino, Cà de’ Soresini con Villa de’ Talamazzi, Castel Franco con Carzago, Colombarolo, Drizzona, Piadena, Pontirolo, Recorfano con Cassina de’ Grossi, Vhò, Voltido, la delegazione XV dai comuni di Cà Ruberto con San Faustino, Castel Ponzone, Gussola con Bellena e Caprile, Martignana, San Lorenzo Aroldo con Cornale, San Martino del Lago, Scandolara Ravara, Solarolo Rainerio, Torricella del Pizzo; la delegazione XVI dai comuni di Calvatone, Castel Didone, Romprezzagno, San Giovanni in Croce, San Lorenzo Guazzone, San Paolo Ripa d’Oglio, Spineda, Tornada.
Non comprese in alcuna delegazione vi erano infine le comunità che costituivano la giurisdizione della Calciana: Calcio, Pumenengo e Torre Pallavicina con Villa Nova e le terre separate prima nominate (editto 10 giugno 1757).

ultima modifica: 03/04/2006

[ Valeria Leoni ]