comune di Paderno Cremonese 1859 - 1928

In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Paderno Cremonese con 2.095 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento III di Pizzighettone, circondario I di Cremona, provincia di Cremona. Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 2.078 abitanti (Censimento 1861). Sino al 1862 il comune mantenne la denominazione di Paderno e dal 1862 al 1878 assunse la denominazione di Paderno Fasolaro (R.D. 4 dicembre 1862, n. 1.024). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio.
Nel 1867 il comune risultava incluso nel mandamento di Pizzighettone, circondario di Cremona, provincia di Cremona (Circoscrizione amministrativa 1867). Nel 1867 al comune di Paderno Cremonese venne aggregato il soppresso comune di Acqualunga Badona (R.D. 22 dicembre 1867, n. 4143). Popolazione residente nel comune: abitanti 2.757 (Censimento 1871); abitanti 2.777 (Censimento 1881); abitanti 2.908 (Censimento 1901); abitanti 2.885 (Censimento 1911): abitanti 2.986 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Cremona della provincia di Cremona. In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Nel 1928 il comune di Paderno Cremonese venne aggregato al nuovo comune di Paderno Ossolaro, attualmente denominato Paderno Ponchielli (R.D. 6 dicembre 1928, n. 2969).

ultima modifica: 27/10/2002

[ Caterina Antonioni ]