parrocchia di San Giorgio martire sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Crema; fino al 1580 appartenne alla diocesi di Piacenza.
La prima attestazione di un insediamento religioso a Chieve risale al secolo XII, quando nel 1144 Chieve comparve tra i beni dei monaci cistercensi dell’abbazia di Cerreto, che vi edificarono l’oratorio di Santa Maria del Prato Vecchio (CDLaudense 1879-1885, I, 114). Nel 1531 la rettoria di San Giorgio di Chieve fu censita come parrocchia nella diocesi di Piacenza; il diritto di nomina del parroco spettava all’arcidiacono di Santa Maria di Crema (Istromenti investiture, fol. 12, 1531 settembre 14). Nel 1566, in occasione della visita pastorale del vescovo di Piacenza Bernardino Scotti, il reddito del beneficio parrocchiale della rettoria di Chieve ammontava a 500 libre; la parrocchia contava 300 anime da comunione (Visite Scotti 1566-1570). Nel 1579 venne terminata la costruzione della chiesa di San Giorgio (Scarpini 1871). Nel 1580 la parrocchia di Chieve fu smembrata dalla diocesi di Piacenza e unita alla diocesi di Crema, eretta con la bolla “Super Universas” di Gregorio XIII dell’11 aprile 1580 (Diocesi di Crema 1993). La chiesa di San Giorgio fu visitata dai visitatori apostolici Gian Battista Castelli nel 1579 e Girolamo Regazzoni nel 1583; nelle stesse occasioni furono visitati gli oratori di San Martino e di San Giorgio Vecchio, e l’oratorio di Santa Maria dei Prati, denominato poi di Santa Maria del Sagradello (Visita Castelli 1579; Visita Regazzoni 1583). Alla suddivisione della diocesi di Crema in vicariati nel 1583, la parrocchia di Chieve fu sede di vicariato sino al 1603; il diritto di nomina del rettore spettava al vescovo di Crema; il reddito del beneficio parrocchiale ammontava a 800 libre; la parrocchia contava 350 anime da comunione (Visita Diedo 1583; Visita Diedo III 1594). Dal 1603 al 1685 la parrocchia di Chieve appartenne invece al vicariato di Bagnolo (Visita Diedo IX 1611). Nel 1752 il numero degli abitanti era di 707 anime (Status animarum diocesi di Crema, 1751-1752). Nel 1822 la rendita del beneficio parrocchiale in valuta italiana ammontava a 1681.05; la parrocchia contava 924 anime (Stato parrocchie diocesi di Crema, 1822). Chieve tornò a essere sede di vicariato nei secoli XVIII (Visite Lombardi 1752-1777), XIX (Visita Ferré 1859), e XX (Guida diocesi Crema 1963). Con la revisione delle strutture territoriali della diocesi attuata nel 1970 (decreto 25 gennaio 1970), la parrocchia di Chieve è stata inclusa nella zona pastorale ovest (Guida diocesi Crema 1981; Guida diocesi Crema 1985; Guida diocesi Crema 1988).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Piero Majocchi ]