comune di Zelo Buon Persico sec. XIII - 1757

La località di “Agello” è documentata almeno dall’836 (Agnelli 1917 a), ma l’esistenza di organismi comunali è attestata dal 1219, quando i quattro consoli e i procuratori del comune vendettero il “castrum” al comune di Lodi (CDL II 1).
In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, il comune – dal 1546 infeudato ai principi Tassis (Agnelli 1917 a) – apparteneva al Vescovato superiore (Tassa dei cavalli).
Alla metà del Settecento aggregava il “cassinaggio di San Pedrino Giussana (Compartimento Ducato di Milano, 1751); secondo l’indice delle pievi del 1753 risulta ancora compreso nel vescovato superiore.
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all’applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna delle quali composta da un numero variabile di comunità: in seguito a tale riassetto, dunque, Zelo Buon Persico risulta compreso nella II delegazione (editto 10 giugno 1757).
Alla riorganizzazione del territorio non se ne affiancò una istituzionale; in linea di massima (con poche eccezioni), l’organizzazione politico – istituzionale delle singole comunità restò invariata. Quindi mantennero le tradizionali funzioni (naturalmente dove presenti) i convocati generali degli estimati, i deputati e i sindaci.

ultima modifica: 10/01/2005

[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]