parrocchia dell'Assunzione della Beata Vergine Maria sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Mantova. Nel 1610, data della prima notizia relativa alla divisione della diocesi mantovana in vicariati, la parrocchia è sede del vicariato omonimo (Constitutiones 1610).
Dal 1793 appartiene alla vicaria di Sermide (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793; Prospetto diocesi Mantova 1843; Stato clero diocesi di Mantova 1894; Visita Origo 1901).
Con la ristrutturazione di tutti i vicariati diocesani nel 1967 la parrocchia è inserita nel vicariato n. 8 "Madonna della Comuna" (RDMn 1967; Annuario diocesi Mantova 1985).
A Felonica fu fondata un'abbazia benedettina fin dal X secolo.
Non è possibile stabilire la data di istituzione della parrocchia, ma sicuramente risulta esistente nel 1544, al tempo della visita pastorale del cardinale Ercole Gonzaga, vescovo di Mantova. In quella visita la chiesa è menzionata come abbazia, di cui è abate e commendatario lo stesso cardinale, che svolge la cura delle anime mediante un cappellano (Putelli 1934).
Nel 1573 papa Gregorio XIII dispone che la cura delle anime sia affidata ad un vicario perpetuo, alle dipendenze dell'abate commendatario, ma economicamente autonomo (Freddi 1949).
Il primo sacerdote a reggere la parrocchia in qualità di parroco e non di vicario perpetuo è il don Luigi Eletti nel 1821 (Mantovani 1887).
Per effetto delle soppressioni napoleoniche i beni dell'abbazia furono alienati con atto notarile in data 23 settembre 1798 (Freddi 1949).
Nel secolo XVIII la parrocchia risulta essere di giuspatronato dell'abate pro tempore di Felonica (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793) e all'inizio del secolo XX di patronato degli eredi del conte Aria di Bologna (Visita Origo 1901).
Nel secolo XVI è officiata da un cappellano, che riceve come salario 18 scudi, e da un coadiutore, che ne percepisce 8. Entrambi hanno come vitto 38 sestari di frumento, due plaustri e mezzo di vino, 2 di legna, legumi, lino e 4 lire per tenere un porco. Un secolo dopo la chiesa è abbaziale e vi è l'abate, che vi mantiene un vicario perpetuo (Visita Cattaneo 1676).
L’entrata annua della chiesa nel 1544 è di 1200 scudi (Putelli 1934).
L'entrata netta della parrocchia nel 1793 è di 2162,2 lire (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793).
Le anime da comunione nel secolo XVI sono 500. La popolazione, globalmente considerata conta 1913 abitanti nel secolo XVIII (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793) e 2600 nel 1901 (Visita Origo 1901). Nel 1985 la parrocchia comprende 1639 abitanti (Annuario diocesi Mantova 1985).
Nel 1544 è segnalata l'esistenza delle società società del Corpo di Cristo (Putelli 1934), un secolo dopo sono attestate le società del Santissimo Sacramento e del Rosario (Visita Cattaneo 1676) e all'inizio del secolo XX le confraternite del Santissimo Sacramento, di San Luigi, il Sodalizio delle Devote dell'Addolorata, i Terziari di San Francesco e le Figlie di Maria (Visita Origo 1901).
All'inizio del secolo XX la parrocchia comprende le frazioni di Arginino, Bastione e Prova, e Argine Valle (Lame) (Visita Origo 1901).
Dal 1544, è nominato un ospedale da restaurare (Putelli 1934), citato anche un secolo dopo e del quale è rettore il conte Giovanni Facchini, deputato dal vescovo (Visita Cattaneo 1676). All'inizio del secolo XX la parrocchia comprende l'oratorio della Madonna della Neve ed un piccolo oratorio di proprietà del signor Valentini di Mantova (Visita Origo 1901).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Giuliano Annibaletti, Cooperativa Charta - Mantova ]