parrocchia dell'Assunzione della Beata Vergine Maria e Sant'Andrea apostolo sec. XV - [1989]

Parrocchia della diocesi di Mantova. Già dedicata a Santa Maria Assunta, come risulta nella visita pastorale del 1566 (Guerrini 1940 b), nel 1597 la parrocchiale appare dedicata a Santa Maria Assunta e a Sant’Andrea apostolo (Milani 1977), mentre nelle visite pastorali del 1851 (Visita Corti 1850) e del 1902 (Visita Origo 1901) la parrocchia di Asola è dedicata a Sant’Andrea apostolo. Attualmente la parrocchia di Asola è intitolata all’Assunzione della Beata Vergine Maria e Sant’Andrea apostolo (Annuario diocesi Mantova 2001).
Già sede di un latifondo monastico, la “plebs de Asula”, dipendente dalla diocesi di Brescia, appare frequentemente citata in documenti della fine del secolo XII e del principio del secolo XIII contenuti nel “Liber potheris Brixiae”, insieme con la “ecclesia Sancti Eusebi” e la “ecclesia Villa Caprariorum” (Guerrini 1940 b), come nei registri delle "decime sessennale 1313-1319 e triennale 1321-1324" (Lombardia et Pedemontium 1990). Già soggetta alla quadra di Asola nel 1410 (Guerrini 1940 b), nella seconda metà del XVI secolo la parrocchia di Asola era sede di vicaria in luogo (Montanari 1987). Definita nel 1658 "insignis collegiata et parochialis archiprebenda”, con dignità di sede quasi episcopale, alla fine del secolo XVII la parrocchia di Asola si emancipò dalla diocesi di Brescia e venne eretta in abbazia “nullius diocesis”, di regio patronato della repubblica di Venezia e soggetta alla Santa Sede. Gli furono confermati gli antichi privilegi, con il riconoscimento della giurisdizione sulle parrocchie della circoscrizione vicariale, costituita dalle parrocchie di Barchi, Casalmoro, Casaloldo, Casalpoglio, Castelnuovo, Acquafredda e Gazzuoli. All'abate era riconosciuto un'autorità "vescovile ed arcivescovile", con totale indipendenza da qualsiasi vescovo (Guerrini 1940 b; Milani 1977; Besutti 1952 a; Besutti 1952 b). Nel 1818 una bolla papale decretò la fine dell'abbazia “nullius diocesis” e la parrocchia di Asola, insieme alle parrocchie della vicaria, fu aggregata alla diocesi di Mantova. Nel 1821 la parrocchia Sant’Andrea apostolo divenne sede della vicaria foranea (Istituzione vicariati Castel Goffredo e Asola, 1819-1821), come nel 1843 quando risultava essere inserita "nel distretto XVII della provincia di Mantova" (Prospetto diocesi Mantova 1843), dove rimaneva sino al 1967 quando la medesima parrocchia era compresa nel vicariato n. 3 di San Carlo Borromeo (RDMn 1967), dove ancora permane (Annuario diocesi Mantova 2001). Nel 1987, perduta la personalità civile, alla parrocchia dell’Assunzione della Beata Vergine Maria e Sant’Andrea apostolo viene conferita la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto (decreto 15 gennaio 1987 a).
Nel territorio della suddetta parrocchia, inclusa nel comune di Asola, oltre alla parrocchiale, sono presenti altri luoghi di culto. Nella visita pastorale del 1566 viene riportato che la “plebs” di Asola “habere infrascriptas ecclesias seu capellas sub eius cura”: chiesa di San Pietro “de Celorio extra Clisim”, chiesa di San Pietro “de Alardis in villa Barcorum”, una chiesa “quae nunc reperitur desctructa”, il monastero di San Francesco, il monastero di Santa Chiara, la chiesa di San Rocco, la chiesa di Sant’Erasmo, la chiesa di Beata Maria “de Tezzolo”, la chiesa di San Lorenzo, la chiesa di San Marco “in terra de Asula”, la chiesa di San Giorgio “positam in arce” (Guerrini 1940 b). Dal “Catalogi quatuor compendiarii quos Coelum sanctae brixianae ecclesiae circumplecitur”, nel 1654 vi erano la chiesa di Sant’Erasmo, la chiesa di San Francesco con il monastero degli Osservanti, la chiesa di Santa Croce con il monastero di Eremitani Agostiniani, la chiesa di Santa Chiara con il monasterodi Clarisse, la chiesa di Santa Maria in Betlehem, la chiesa di San Carlo alle Valli di Mosio, la chiesa di Santa Maria della Misericordia per i Disciplini, San Pietro in Ciel d’Oro, San Marco, la chiesa di San Giorgio “in arce”, la chiesa di San Rocco, la chiesa dei Santi Sebastinao e Rocco nel palazzo del provveditore veneto (Guerrini 1918). Nella visita pastorale del 1827 sono segnalati i seguenti oratori: oratorio di Santa Maria della Misericordia, detta Disciplina Bianca, oratorio di Santa Maria in Betlem, detta anche Disciplina Rossa, oratorio di San Rocco, oratorio di Sant’Erasmo, oratorio dei Santi Eusebio e Gottardo, detta chiesa dei Morti al Foppone, oratorio di Santa Croce, oratorio di San Pietro, oratorio di San Francesco (Visita Bozzi 1824-1827). Nella visita pastorale del 1902, oltre ad essere riportata la divisione del territorio parrocchiale nelle frazioni di San Pietro, Seriola, Sorbara, sono ricordati l’oratorio di Santa Maria della Misericordia, detta Disciplina Rossa, l’oratorio di Santa Maria in Betlem, l’oratorio di San Pietro, oratorio di Sant’Anna di Sorbara, l’oratorio di Sant’Anna di Seriola, l’oratorio di Sant’Anna a Villa Agostina, oratorio di Sant’Antonio Abate (Visita Origo 1901).
Circa la popolazione della parrocchiadi Asola, se nel 1566 sono numerate 2500 “anime da comunione” (Guerrini 1940 b), nel 1654 sono contate 1600 anime (Guerrini 1918; Guerrini 1940 b). Se nel 1827 si hanno 4012 abitanti (Visita Bozzi 1824-1827), nel 1851, delle 3736 anime complessive della parrocchia che formano 778 famiglie, 2717 sono gli “ammessi alla comunione” e 2863 gli “ammessi alla cresima” (Visita Corti 1850), mentre nel 1902 la popolazione si attesta sulle 5000 unità (Visita Origo 1901).
Se nella visita pastorale del 1566 il clero della parrocchia era costituito da 14 sacerdoti (Montanari 1987), agli inizi del secolo XVII (1600-1610) la “plebs collegiata Sancti Andreae” aveva 5 canonicati e 5 cappellanie (Guerrini 1940 b), mentre nel 1654, accanto all’”archipresbiter” che aveva “usum mitrae et pontificalium”, vi erano “decem canonici residentis (praeter nonnullos vacantes) ex quibus aliqui sunt coadiutores ad curam animarum” (Guerrini 1918). Nel 1851 il clero parrocchiale era formato dall’arciprete “mitrato”, quattro coadiutori e altri sette sacerdoti (Visita Corti 1850), mentre nel 1961 vi erano l’arciprete e quattro vicari cooperatori (Annuario diocesi Mantova 1961).
Già dipendente dalla diocesi di Brescia, nel 1697 la parrocchia di Asola venne dichiarata di regio patronato della Serenissima Repubblica di Venezia (Milani 1977). Definita nel 1843 parrocchia di “ius patronato regio” (Prospetto diocesi Mantova 1843), nella visita pastorale del 1902 è definita di “nomina regia, […] con diritto di nomina sopra una terna presentata dall’ordinario” (Visita Origo 1901). Dopo il concordato tra la Santa Sede e l'Italia dell'11 febbraio 1929, la medesima parrocchia è di libera collazione (concordato 11 febbraio 1929, art. 24).
Nella visita pastorale degli anni settanta del ‘500, la parrocchia di Asola aveva una rendita di 1600 ducati (Montanari 1987), mentre agli inizi del secolo XVII il valore era di lire 700 (Guerrini 1940 b). Nel 1851 la medesima parrocchia presentava uno stato economico costituito da 5291,80 lire tra le attività e 2372,18 lire tra le passività (Visita Corti 1850), mentre nel 1902 il beneficio parrocchiale era di lire 3374 (Visita Origo 1901).
Nel 1901 le condizioni morali della popolazione sono così definite: “C’è del male e del bene dovunque. Forse il bene è in prevalenza; ma il male in alcuni è sfacciato nel senso che non sentono vergogna della loro corruzione. Però questi vengono segnati a dito” (Visita Origo 1901).
Certamente latifondo monastico dipendente dalla Badia di Leno e forse anche da quello di Santa Giulia di Brescia, con possedimenti anche del monastero di San Silvestro di Nonantola (Guerrini 1940 b), nel territorio di Asola vi erano nel 1654 il monastero degli Agostiniani Eremitani con 8 religiosi, il monastero dei Minori Osservanti con 20 membri, il monastero delle Clarisse con 18 sorelle (Guerrini 1922 a)
Nel 1566 erano presenti nella parrocchia di Asola le “infrascriptae scholae”: la scuola de Corpo di Cristo, la scuola della Beata Vergine Maria, la scuola di San Giuseppe, la scuola dei Disciplini e la scuola di Santa Barbara dei bombardieri (Guerrini 1940 b). Nel 1851 la confraternita del Santissimo Sacramento era costituita da 47 confratelli (Visita Corti 1850). Nella visita parrocchiale del 1902 erano attive nella medesima parrocchia la confraternita del Santissimo Sacramento, la pia unione del Rosario, la pia unione di Maria Addolorata, la compagnia di San Luigi Gonzaga (Visita Origo 1901).

ultima modifica: 24/12/2004

[ Giancarlo Cobelli ]