parrocchia di Santo Stefano protomartire sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Mantova. Già dedicata ai Santi Faustino e Giovita, come risulta dalla visita pastorale del 1566 e dallo “status beneficiorum dioecesis brixiensis” degli anni 1600-1610 (Guerrini 1940 b), in seguito la chiesa parrocchiale di Casalmoro viene intitolata a Santo Stefano protomartire, come risulta nel 1654 dal “Catalogi quatuor compendiarii quos Coelum sanctae brixianae ecclesiae circumplecitur” e in altre fonti successive (Guerrini 1918; Visita Corti 1850; Visita Origo 1901), dedicazione che tuttora conserva (Annuario diocesi Mantova 2001).
La cappella di Santo Stefano, ora parrocchiale, insieme con la cappella di San Quirico, erano unite nel secolo XII al capitolo della cattedrale di Brescia (Guerrini 1922 a; Guerrini 1940 b). Già soggetta alla quadra di Asola nel 1410 (Guerrini 1940 b), nella seconda metà del XVI secolo la parrocchia di Casalmoro era sede di vicaria della diocesi di Brescia (Montanari 1987). Alla fine del secolo XVII la medesima parrocchia , separata dalla diocesi di Brescia, veniva aggregata alla giurisdizione della abbazia “nullius diocesis” di Asola (Guerrini 1940 b; Milani 1977; Romani 1999). Nel 1818 la parrocchia di Casalmoro era unita alla diocesi di Mantova e nel 1821 era compresa nella vicaria foranea di Asola (Istituzione vicariati Castel Goffredo e Asola, 1819-1821); nel 1843 la parrocchia di Santo Stefano protomartire risultava far parte della vicaria foranea di Asola nel distretto XVII della provincia di Mantova (Prospetto diocesi Mantova 1843), dove rimaneva sino al 1967 quando la medesima parrocchia veniva inserita nel vicariato n. 3 di San Carlo Borromeo (RDMn 1967), giurisdizione dalla quale ancora oggi dipende (Annuario diocesi Mantova 2001). Nel 1987, perduta la personalità civile dell'ente "chiesa parrocchiale", alla parrocchia di Santo Stefano protomartire viene conferita la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto (decreto 15 gennaio 1987 a).
Nel territorio della suddetta parrocchia, inclusa nel comune di Casalmoro, oltre alla parrocchiale, sono presenti altri luoghi di culto. Nella visita pastorale del 1566 viene riportato che la parrocchiale di Casalmoro ha sotto la sua giurisdizione le “infrascriptas ecclesias campestres”: chiesa dei Santi “Quirici et Iolitae”, chiesa di Santa Maria (Guerrini 1940 b; Romani 1999). Dal “Catalogi quatuor compendiarii quos Coelum sanctae brixianae ecclesiae circumplecitur”, oltre alla parrocchiale di Santo Stefano, nel 1654 vi erano la chiesa dei Santi Faustino e Giovita, la chiesa di Santa Maria del Dosso, la chiesa di San Carlo per i Disciplini (Guerrini 1918). Dalla visita pastorale del 1902 si ha notizia della chiesa della Presentazione di Maria Santissima o chiesa del Dosso, l’oratorio della Santissima Immacolata, la chiesa dei Santi Faustino e Giovita (Visita Origo 1901).
Circa la popolazione della parrocchia di Casalmoro, nel 1566 sono numerate 600 anime da comunione, “in totum 1100 … vel circa” (Guerrini 1940 b), nel 1654 sono contate 450 anime (Guerrini 1918; Guerrini 1940 b). Nel 1851 vi sono invece 1030 anime, che formano 230 famiglie (Visita Corti 1850), mentre nel 1902 la popolazione si attesta sulle 1195 unità (Visita Origo 1901).
Nella seconda metà del XVI secolo il clero della parrocchia era costituito da 3 sacerdoti (Montanari 1987): c’erano infatti l’”archipresbiter” e altri due sacerdoti (Guerrini 1940 b). Dalla fine del secolo XVII al 1818, quando Asola era abbazia “nullius diocesis”, l'arciprete di Casalmoro era vicario dell'Abbate (Guerrini 1940 b). Nel 1851 il clero parrocchiale era formato dal parroco e un curato (Visita Corti 1850), mentre nel 1961 vi era il solo parroco (Annuario diocesi Mantova 1961).
Definita nel 1843 parrocchia di “libera collazione” (Prospetto diocesi Mantova 1843), nella visita pastorale del 1902 è specificato che la parrocchia di Casalmoro è di “nomina vescovile” (Visita Origo 1901).
Se nel 1566 la rendita parrocchiale era di 600 ducati (“beneficium habet plodia 266 vel circa et reperiuntur locata ducotos 600” dicono gli atti della visita pastorale) (Guerrini 1940 b), confermati negli anni settanta del ‘500 (Montanari 1987), dallo “status beneficiorum dioecesis brixiensis” degli anni 1600-1610 si ha notizia che il suo valore era di lire 700 (Guerrini 1940 b). Nel 1902 il beneficio parrocchiale aveva un reddito di lire 2847 (Visita Origo 1901).
Nel 1902 i costumi morali della popolazione sono definite “buoni” (Visita Origo 1901).
Nel territorio della parrocchia di Casalmoro nel 1654 c’era il monastero dei Cappuccini con 10 religiosi (Guerrini 1922 a).
Nel 1566 era presente nella parrocchia di Casalmoro la scuola del Corpo di Cristo (Guerrini 1940 b). Nel 1851 i confratelli della compagnia del Santissimo Sacramento erano 32 (Visita Corti 1850). Nella visita pastorale del 1902 era attiva nella medesima parrocchia, oltre alla compagnia del Santissimo Sacramento, la compagnia di San Luigi Gonzaga (Visita Origo 1901).

ultima modifica: 24/12/2004

[ Giancarlo Cobelli ]