giunta urbana del mercimonio 1719 - 1757

Istituita come la Giunta urbana del censimento nel 1719, la Giunta urbana del mercimonio, incaricata di regolamentare e di promuovere lo sviluppo delle attività manifatturiere e commerciali, era composta da dodici membri, otto decurioni e quattro giureconsulti, oltre naturalmente dal vicario di provvisione e dal luogotenente regio che restavano in carica a vita. Ogni qual volta uno dei suoi membri veniva a mancare o si dimetteva dal decurionato, il Consiglio generale era autorizzato a farne nuova elezione senza dover necessariamente sottoporre i nominativi dei candidati al vaglio del governatore.
La Giunta urbana del mercimonio, in quanto commissione decurionale, affrontava tutte quelle questioni “mercimoniali” che non venivano discusse dal Consiglio. Sotto la guida del vicario di provvisione che la convocava, la Giunta raccoglieva dati, analizzava problemi e discuteva sui provvedimenti da adottare: esisteva una collaborazione continua, uno scambio di informazioni e spesso deleghe di funzioni tra il Consiglio e la Giunta. Anche l’esecuzione delle delibere del Consiglio in materia mercimoniale era demandata a questa Giunta.
Nel periodo 1749-1761 gli argomenti di discussione che impegnarono Consiglio e Giunta riguardarono principalmente richieste di difesa dei proprio interessi avanzate dal ceto patrizio contro l’azione riformatrice in atto (Pino 1979; Pino 1985; Tesi Martini 1993-1994).
La Giunta urbana del mercimonio continuò a svolgere le sue mansioni sino al 1757 quando la seconda Giunta del censimento, presieduta da Pompeo Neri, venne definitivamente sciolta.

ultima modifica: 19/01/2005

[ Cooperativa Archivistica e Bibliotecaria - Milano ]